Forra: fosso del Briganzone (valle dell'Acquacheta - Firenze) Sentiero: San Benedetto in Alpe - ruderi dei Romiti (cascata dell'Acquacheta) - ruderi del Briganzone - fosso del Briganzone - ruderi dei Romiti - San Benedetto in Alpe (Forlì-Cesena - Firenze)
15/05/2011
- Difficile catalogare un'escursione di questo tipo: un semplice sentiero evidentemente non è visto che in parte ci siamo calati in corda doppia lungo il corso di un fiumiciattolo, ma è pretenzioso inserirla nell'ambito del torrentismo considerata la relativa altezza delle cascatelle da affrontare e la possibilità di aggirarle quasi tutte (probabilmente solo l'ultima, la più imponente, risulta ardua da superare senza attrezzatura). Un termine adatto potrebbe essere "fossismo"!
- L'idea, partorita durante l'ennesimo giro solitario nelle valli e nei crinali dell'Appennino Tosco-romagnolo, in probabile stato confusionale dovuto alla fatica e alla conseguente carenza di ossigeno nel cervello, è la seguente: la mulattiera che dai Romiti (cascata dell'Acquacheta) porta verso la cima del monte Lavane, risale un solco vallivo stretto e boscoso dall'aspetto selvaggio, percorso da un bel torrentello che presenta vari salti di modesta entità, ma esteticamente piacevoli... si potrebbe cercarne l'inizio, certamente poco sotto i 1000 metri di quota, e provare a scendere lungo l'alveo fino al grande prato dei Romiti dove lo stesso fiumiciattolo termina immettendosi nell'Acquacheta.
- Problema 1: a giudicare da tutte le carte in mio possesso il corso d'acqua è senza nome... lo chiameremo fosso del Briganzone, ispirandoci a quello dell'unico casolare, oramai un rudere, della zona.
- Problema 2: la portata d'acqua è al momento modesta (più consistente all'inizio della primavera, con lo scioglimento del manto nevoso che nella stagione invernale è spesso considerevole su questi monti)... andremo in un giorno in cui sono previste forti piogge, con mute e abbigliamento adeguato per l'avvicinamento (2 ore di cammino)!
- Problema 3: per conto mio è improponibile perché non so cosa mi aspetti nell'alveo ed è troppo il materiale da portare fin lassù... serve almeno un compagno di avventura... Alex Nati, forte ed esperto torrentista di Forlì, abbastanza "suonato" da ritenere quanto esposto sopra una "buona idea"!!
- Descrizione del sentiero fino ai ruderi dei Romiti (cascata dell'Acquacheta) e a quelli del Briganzone. Aldilà di ciò che resta del casolare una larga curva a destra precede un bivio: la traccia che sale a sinistra (segnavia CAI) porta verso la cima del monte Lavane, ma noi ci teniamo su quella a destra, ben battuta, che si avvicina al corso del torrente; poco più avanti restiamo a sinistra e guadagnamo quota nel bosco. Nei pressi della radura in cui il sentiero si perde è facilmente identificabile il punto in cui nasce il fosso:
coordinate ED50: N 43°59'47,4" - E 11°37'43,9" quota: 975m slm
- Da qui parte la nostra discesa, interessante soprattutto per l'ambiente naturale intatto e affascinante che si attraversa. Abbiamo utilizzato una corda da 20 metri che è servita per calarci in 4 cascatelle (la più alta misura 7/8 metri) e in 1h 45' siamo arrivati al prato dei Romiti superando vari altri gradoni e scivoli, e un dislivello negativo di circa 250 metri. 2h di cammino sono state necessarie per raggiungere l'"attacco" del fosso e 1h 10' per rientrare dai Romiti a San Benedetto in Alpe (escursione complessiva: tempo 4h 55' e dislivello in salita di 690 metri). A chi volesse ripetere questa atipica esperienza consiglio di evitare la parte alta del fosso, quasi sempre in secca e priva di salti significativi, e di scendere nell'alveo partendo dal guado lungo il sentiero che conduce ai ruderi del Briganzone.
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