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Articolo inserito in data 18/01/2012 21:41:50
Emilia Romagna-Toscana
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Sentieri 249-(243)-259: la VALLE DEL BIDENTE DI CAMPIGNA

Sentiero: Lago di Corniolo (1 km. a monte, sull'ex SS 310 del Bidente) - Fiumari - Sant'Agostino - Villaneta - Campigna - Tre Faggi - monte della Maestà - ruderi del Castellaccio di Corniolino - Lago di Corniolo (Forlì-Cesena)

difficoltà: E

249: intero, in salita                (2h 00' - 420 m di dislivello positivo)
243: parziale                           (0h 25' - 180 m di dislivello positivo)
259: intero, in discesa            (2h 00' - 130 m di dislivello positivo)
lungo l'ex SS 310 del Bidente (0h 15')

in totale 4h 45' di cammino e 750 metri di dislivello (contando anche 5' e 20 metri per la visita ai ruderi del Castellaccio di Corniolino)

28/12/2011

- A Santa Sofia, importante paese che sorge sulle rive del Bidente, seguiamo le indicazioni per Firenze, Campigna e Corniolo. Risaliamo lungo l'ex SS 310 (ora SP 4R) la valle del ramo di Corniolo dello stesso fiume: dopo 13 km circa lasciamo a destra il piacevole borgo montano che le da il nome e poco più avanti attraversiamo il minuscolo agglomerato di case di Lago; troviamo presto, a un km da quest'ultimo, una diramazione che si stacca a sinistra e l'adiacente piazzola in cui lasciamo l'auto.

- Un paio di frecce in legno con la scritta "S.Agostino" e un segnavia del CAI ci confermano che quella individuata è la strada giusta; prima di imboccarla incamminandoci in discesa verso il ponte che ci permetterà di superare il Bidente passando sul versante opposto prendiamo il punto col GPS e azzeriamo il misuratore di dislivello: 

coordinate ED50: N 43°53'57,2" - E 11°46'48,5" (inizio sentiero 249)
quota:                  590m slm

- Saliamo ora blandamente e con un largo tornante a sinistra aggiriamo casa Moscoso, poi, subito dopo un secondo casolare che resta come il primo poco più in alto a sinistra, andiamo a destra in una biforcazione confortati dalla presenza di una freccia in legno simile alle precedenti e di evidenti segnavia:

coordinate ED50: N 43°53'07,8" - E 11°46'52,6"
quota:                  697m slm

- Proponendoci tranquilli saliscendi la pista ci porta in breve a rasentare casa Fiumari, quindi, nei pressi dell'ansa di quello che oramai è solo un torrente, il nucleo di edifici con la chiesa di S.Agostino:

coordinate ED50: N 43°53'08,2" - E 11°46'43,4" (casa Fiumari)
quota:                  680m slm

coordinate ED50: N 43°52'51,5" - E 11°46'20,8" (Sant'Agostino)
quota:                  665m slm

- Una freccia in legno (249 - Villaneta, Campigna) ci indica la direzione; uno strappetto precede un tornante a destra: qui lasciamo la pista che pare principale per continuare su quella che prosegue dritto (segnavia). In falsopiano arriviamo a casa Fiume, appena prima della quale si stacca a destra il sentiero (segnavia):

coordinate ED50: N 43°52'47,7" - E 11°46'07,3"
quota:                  688m slm

- Tutti i casolari incontrati fino ad ora sono in ottimo stato e certamente utilizzati con regolarità (il nucleo di Sant'Agostino è, ad esempio, adibito a casa scout); quello però che sorge nei pressi di un rigagnolo e davanti a cui, dopo essere entrati in un boschetto di conifere, passiamo adesso, ha un aspetto meno "florido" e proprio perciò più pittoresco (non a caso risulta il solo non raggiungibile in auto): 

coordinate ED50: N 43°52'45,5" - E 11°45'58,4"
quota:                  697m slm

- Uno strappetto su bella mulattiera e il rudere di una piccola costruzione precedono il casolare di Castagnoli (sono innumerevoli le case, alcune di rilevanti dimensioni, lungo questa valle che senza dubbio offriva a varie famiglie la possibilità di vivere dignitosamente ed era percorsa da un'importante via di comunicazione):

coordinate ED50: N 43°52'43,3" - E 11°45'51,8"
quota:                  758m slm

- Lasciamo l'edificio principale a sinistra e proseguiamo sulla stretta pista d'accesso allo stesso (segnavia) raggiungendo in breve tempo la grande casa Franchetto e godendoci il piacevolissimo aroma, proveniente da un comignolo di questa, emanato dalla legna che sta bruciando in un camino (può darsi sia semanticamente errato definirlo così, tuttavia un odore simile, mentre si cammina nel bosco calpestando un sottile strato di neve ghiacciata, è "caldo"... di certo si tratta di un effetto psicologico, ma il tepore lo sento davvero, generato dalla sensazione di serenità che la presenza di un fuoco, seppur solo intuibile e distante, riesce a donare):

coordinate ED50: N 43°52'48,3" - E 11°45'40,6"
quota:                  774m slm

- Resistiamo alla tentazione di bussare a quella porta mentre un cane accucciato al sole si gratta pigramente e finge di non averci visto; ci teniamo a sinistra (freccia in legno: 249 - Case di sotto, Campigna), passiamo accanto a una vecchia casa abbandonata, curviamo decisamente superando un torrentello e finalmente guadagnamo quota con continuità; in realtà più avanti c'è ancora un tratto in blanda discesa nel bosco in cui nei vari bivi optiamo sempre per la larga traccia principale (segnavia e frecce). Nel momento in cui ci spostiamo nel dirupato versante esposto a nord di una valletta e la temperatura si abbassa improvvisamente di una decina di gradi, riprendiamo a salire e non smetteremo più di farlo, se non per poco, fino a Campigna.

- Il grande edificio di Villaneta appare improvvisamente fra gli alberi: si trova in posizione notevole nel bosco ed è stato recuperato e trasformato in casa per ferie. Qui termina il sentiero 249 e ci immettiamo sul 243; consultiamo le indicazioni delle frecce in legno e proseguiamo dritto (Campigna) evitando di scendere a sinistra verso la località Ballatoio:

coordinate ED50: N 43°52'19,3" - E 11°45'24,5" (incrocio sentieri 243 - 249)
quota:                  893m slm

- L'ambiente è molto bello, d'altronde era gradevole anche in precedenza, e il valore naturalistico della foresta che abbiamo attorno aumenta insieme alla quota; stiamo camminando su una larga mulattiera selciata che presto diventa una pista a tratti abbastanza ripida. Alcuni alberi hanno dimensioni rilevanti e probabilmente in altri orari, in assenza di turisti a volte troppo chiassosi, non dovrebbe essere raro avvistare gli animali che qui vivono numerosi.
Un ultimo strappo ci porta nei pressi di Campigna: andiamo a sinistra su una strada che quasi in piano passa a fianco dell'hotel Granduca, della chiesetta e della stazione della Guardie Forestali, e ci fermiamo di fronte all'albergo lo Scoiattolo.

- Siamo in un'importante stazione turistica estiva e invernale situata nello splendido contesto di un parco nazionale, immersa in una spettacolare foresta che pare senza fine e può disorientare una persona poco esperta che si avventurasse fuori dai sentieri, tuttavia devo ammettere che in un luogo di questo tipo sono a mio agio solo quando mi capita di transitarvi in giorni feriali, preferibilmente fuori stagione: non amo infatti le troppe auto che vi arrivano e mi infastidisce il cattivo odore del gas di scarico emesso mentre fanno manovra per trovare un parcheggio e che risulta accentuato dalla purezza dell'aria che ho respirato per giungervi a piedi... prendiamo il punto col GPS e rapidamente torniamo sui nostri passi:

coordinate ED50: N 43°52'22,9" - E 11°44'46,1"
quota:                 1077m slm

- Passiamo di nuovo davanti alla chiesa, all'hotel Granduca e subito dopo l'ultima costruzione della piccola località montana ci teniamo a sinistra (freccia in legno: sentiero per tutti i... sensi!!!) per imboccare un lungo viale alberato, rettilineo, che con la sua eleganza naturale, col suo silenzio cancella in un attimo dalla nostra mente la rumorosa ferraglia ambulante e i gas tossici assorbiti (... e pensare che guido anch'io un fuoristrada... forse mi illudo di farlo con maggior rispetto...):

coordinate ED50: N 43°52'22,9" - E 11°44'54,0" (incrocio sentieri 243 - 259)
quota:                 1068m slm

- Il viale termina improvvisamente trasformandosi in un sentiero che cala ripido nel bosco verso sinistra (segnavia) e diventa presto più ampio e selciato; aldilà di un dirupato vallone, quando il percorso tende a salire, ignoriamo un'evidente traccia che scende a destra (segnavia, ma uno, scolorito, è presente anche nella diramazione sbagliata che, vi assicuro, in basso si perde costringendo, se non si ha voglia di retrocedere, ad una faticosa ascesa sul ripido versante per raggiungere la strada...). In breve siamo sull'ex SS 310 a valle di Campigna: andiamo a destra.
Ad una curva a sinistra segnavia su pali della luce in legno indicano che si riesce ad abbandonare l'asfalto, tuttavia è solo un'illusione perché poco dopo siamo costretti a tornarvi sopra.
Incontriamo un caratteristico doppio tornante (è possibile un breve taglio sul crinalino a destra che però obbliga a passare nei pressi del ciglio di una rupe franosa e consente un risparmio di tempo di non più di qualche minuto), poi superiamo le fermate dell'ATR e l'imbocco della strada sterrata che scende a destra verso la Casina S.Francesco e casa Franchetto; a noi interessa la diramazione successiva, quella che presto si stacca a sinistra e permette di raggiungere l'azienda agrituristica il Poderone e l'area, ricca di fascino e interesse storico, di Celle e Pian del Grado: la prendiamo (siamo in località Tre Faggi) e immediatamente ci immettiamo a destra sull'evidente sentiero 259 per Lago di Corniolo (freccia in legno):

coordinate ED50: N 43°53'12,1" - E 11°45'34,5" (incrocio sentieri 259 - 289)
quota:                  950m slm

- Questo tratto del percorso è estremamente piacevole, si svolge su un semplice crinale boscoso secondario che offre bellissime vedute sulla valle del Bidente di Celle a sinistra e su quella del Bidente di Campigna a destra, e dopo aver rasentato la cima appena accennata del monte della Maestà e i pittoreschi ruderi del Castellaccio di Corniolino si conclude sull'ex strada statale a pochi minuti di cammino dal punto in cui abbiamo lasciato l'auto: ad una breve salita segue una lunga, tranquilla passeggiata in falsopiano su una pista abbandonata, poi, quando quest'ultima termina nei pressi di uno dei tralicci che da tre Faggi ci stanno accompagnando, si va in discesa sull'antica mulattiera in parte ancora selciata: di fronte abbiamo, in splendida posizione, Corniolo. Più avanti i ruderi della piccola rocca appaiono improvvisamente su un aspro poggetto; vi salgo per "rubare" qualche immagine e da dietro a un muro che probabilmente resta in piedi solo perché non sa al momento cosa altro fare vedo fuggire due cervi: sono femmine, giovani, reattive e potenti, di un colore tale che quando si fermano quasi non riesco a distinguerle nella boscaglia.

coordinate ED50: N 43°54'14,3" - E 11°46'46,4" (Castellaccio di Corniolino)
quota:                  763m slm

- Il sentiero cala ripido e in un attimo arriviamo nei pressi di un tornante della strada:

coordinate ED50: N 43°54'11,6" - E 11°46'54,9"
quota:                  660m slm

- Qui possiamo immetterci nella stessa, seguendola in blanda discesa a sinistra e raggiungendo l'auto in 15 minuti, oppure evitarla curvando nettamente a sinistra (segnavia e freccia: 259 - Lago di Corniolo) e prendendo il vialetto che ci porta alle case di Corniolino, poi il sentiero che da queste, restando a destra di un prato, va ad un altro casolare e scende velocemente fino all'ex-statale (da seguire a destra, aldilà delle fermate dell'ATR, per qualche centinaio di metri).

"Casolare a est di casa Fiumari"

 

"Casa Fiumari"

 

"Torrente Bidente di Campigna, nei pressi di Sant'Agostino"

 

"Sant'Agostino"

 

"Chiesa di S.Agostino"

 

"Casa Fiume"

 

"Casa Fiume"

 

"Sentiero nel bosco, andando verso il casolare a q. 697 a valle di Castagnoli"

 

"Casolare a q. 697 a valle di Castagnoli"

 

"Casolare a q. 697 a valle di Castagnoli"

 

"Casolare a q. 697 a valle di Castagnoli"

 

"Mulattiera nel bosco, salendo verso Castagnoli"

 

"Castagnoli: ruderi"

 

"Casolare di Castagnoli"

 

"Casolare di Castagnoli"

 

"Casa Franchetto"

 

"Casa Franchetto"

 

"Casolare nei pressi di casa Franchetto"

 

"Villaneta"

 

"Campigna: viale alberato, andando verso Tre Faggi"

 

"Sentiero nel bosco, andando verso Tre Faggi"

 

"Pista innevata e alberi, nei pressi del monte della Maestà"

 

"Corniolo, scendendo verso il Castellaccio di Corniolino"

 

"Mulattiera, scendendo verso il Castellaccio di Corniolino"

 

"Valle del Fosso di Lavacchio, scendendo verso il Castellaccio di Corniolino"

 

"Castellaccio di Corniolino"

 

"Castellaccio di Corniolino"

 

"Castellaccio di Corniolino"

 

"Castellaccio di Corniolino"

 

"Castellaccio di Corniolino"

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