Ecco gli appunti e alcune foto relative ai lavori di svuotamento del pozzo eseguiti a metà maggio.
17/05/2008
Nota: un paio di giorni fa alcuni ragazzi del gruppo di Forlì hanno raggiunto i 4 metri di profondità, ma soprattutto messo in sicura l'ingresso innalzando una recinzione resistente, abbastanza ampia per non ostacolare i lavori e portando sul luogo una rete metallica da porre sul foro. Hanno costruito inoltre un poderoso treppiede per facilitare tramite carrucole il recupero dei secchi.
Oggi ci sono anch'io, con Fabrizio, Gabriele, Giovanni, Micol, Sabrina e Teo. Lavoriamo a turno nel pozzo di "unpinefo" fino a raggiungere una profondità di quasi 6 metri. La sezione si mantiene ellittica con asse maggiore di 100 cm e minore di 60 cm. L'aspetto è ora quello di uno scivolo quasi verticale col lato sud di roccia compatta e perfettamente liscia. A nord e ad est si notano alcune rientranze che rompono la regolarità della condotta. Da segnalare la frase storica di Gabriele, pronunciata dopo aver allargato un emozionante bucanotto apertosi improvvisamente ai suoi piedi (e rivelatosi in seguito solo una bolla d'aria) mentre scavava in fondo al pozzo, e avervi introdotto la secchia per asportare più facilmente il terreno: "... questo è un piccolo passo per la secchia, e un grande salto per l'umanità".
18/05/2008
5 ore di lavoro e tocchiamo gli 8 metri di profondità... sono tanti, e siamo in tanti: io e Lorena, Matteo e Sandra, Giovanni e Sabrina, Gabriele e Micol... Una lieve inclinazione del pozzo fa sì che il piano di calpestio sia ora spostato di almeno 2 metri verso N rispetto al foro d'entrata; la parte profonda mantiene una sezione ellittica, regolare e mostra pareti rocciose perfettamente liscie a S e a W, mentre a N e a E presenta alcune piccole rientranze di forma differente. Alla base siamo certamente vicini a un punto significativo perchè improvvisamente tutte le pareti paiono rientrare verso quella a E, che invece si interrompe lasciando spazio ad un cunicolo, o a una fessura, comunque tappato da materiale simile a quello asportato fino ad ora . Sotto i piedi c'è ancora un po' di terreno/detrito da estrarre, ma la superficie ridotta (90x50cm) complica i lavori che certamente da adesso in avanti progrediranno con maggiore lentezza. Da segnalare il primo incidente: dopo aver scavato in fondo al pozzo come una piccola, poderosa ruspa, Micol "trova da dire" anche laggiù, da sola, accapigliandosi con una grossa radice; prova a strapparla, ma quest'ultima si ribella e le rimbalza in un occhio... è stato uno scontro epico, dall'esito incerto, la cui durezza è stata sottolineata dagli improperi, mugugni, cazzuolate, ruggiti provenienti dal fondo oscuro dell'antro (... pareva che ci fossero un orso e un giaguaro in lotta fra loro...), ma alla fine Micol, seppure malconcia e sofferente, ha trionfato e infierito con crudeltà sul degno avversario. Al corpo senza vita della radice, recuperato con la secchia, sono stati tributati i meritati onori.
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