I lavori proseguono e la profondità del buco aumenta, ma pare farlo anche il quantitativo di terra e ghiaia da estrarre... fra di noi il "clima" è buono, ma, col senno di poi, posso dire che non mi ingannavo nello scorgere nubi nere all'orizzonte. Ecco due note e qualche foto.
02/06/2008
Oggi la squadra è perfettamente assortita: 2 "lungagnoni", uno vecchio e inutile, io, e l'altro giovane e inutile, Gabriele, entrambi mancanti dell'umano istinto di sopravvivenza, e 2 "nanerottole", una piccola e tamugna come un rottwailer, Micol, e l'altra poco più alta e sottile come una biscia, Lorena, entrambe incapaci di considerare una fessurotta come un qualcosa da cui potrebbe essere un problema uscire... Risultati: 1) alla base del pozzo, oramai a 10 metri abbondanti di profondità, ci si accuccia, o siede, o inginocchia a seconda di come uno preferisca lavorare; 2) è possibile osservare la camerina e notare che vi sono pietre instabili assolutamente da estrarre, un riempimento di terra mista a detriti facilmente asportabile (quando sarà possibile arrivarvi senza rischiare di rimanervi sepolti...), pareti e soffitto in gran parte, probabilmente, di roccia compatta (da verificare con attenzione la prossima volta); 3) è adesso possibile operare sul fondo abbastanza comodamente con mazzetta e scalpello.
La camerina è lunga indicativamente 1 metro, larga meno e alta 3 spanne perchè da svuotare; fra l'altro non siamo ancora alla base del pozzo. E' facile che "unpinefo" prosegua in discesa aldilà del vano, sotto a non so quanto, ma certo non poco, materiale che va da terriccio a ghiaia, a pietrame e a sassi di dimensioni non trascurabili... l'ultimo di quelli che abbiamo estratto, rischiando di ribaltare il "treppiedone", è diventato una comoda panchina sulla quale godersi il fresco del bosco in attesa del proprio turno di lavoro in miniera...
05/06/2008
Sessione notturna: 3 ore e 30 di lavoro in 3. Da segnalare il ritorno di Matteo e quello di Massimiliano che, ricordando un bucanotto di qualche metro, si è presentato senza imbrago e, non contento, è sceso ugualmente con un cordino legato in vita... a neppure metà del pozzo si è inchiodato costringendoci a recuperarlo... d'altronde lo spazio è poco e non si poteva lasciarlo lì... Ora là sotto si riesce a lavorare abbastanza comodamente; ci stiamo abbassando nella camerina (dimensioni attuali, ad occhio: 1m x 1m x 1m) che con ogni probabilità altro non è che la parte alta di un salto. Abbiamo recuperato altre pietre di dimensioni medie e il detrito si presenta ricco di sassi e poco compatto: si tratta sempre di materiale di riempimento artificiale. |