Protagonisti: Gianluca "jnn" (dalle nebbie di Forlì), Giuliano "il freccia", Lorenzo "uot", Marcello "il leone", Marco "herr", Roberto e Stefano "il nobile" (tutti da valli e monti trentini), con la partecipazione straordinaria di Gianfranco (dalle lande magiche e selvagge del Supramonte).
04/01/2008
Giornata meteorologicamente piuttosto brutta: ci ha svegliato il rumore della pioggia sul vetro (io avevo lasciato steso fuori il telo da doccia...) e dopo aver rinunciato ad ogni velleità arrampicatoria abbiamo fotografato il mare mosso e ci siamo diretti verso la grotta turistica di Ispinigoli. Appena prima di arrivare abbiamo fatto una sosta davanti all'ingresso della grotta di San Giovanni su Anzu (unita alla prima da un pozzo e con uno sviluppo totale di quasi 9 km), chiuso da un cancello con un enorme lucchetto; in ogni caso non saremmo entrati visto che ne usciva un tumultuoso torrente e il rumore proveniente dall'interno non prometteva niente di buono (da un mese piove spesso, si è appena sciolta la neve di una inconsueta, ma copiosa nevicata ed è perciò probabile che i fiumi sotterranei che caratterizzano molte grotte importanti del Supramonte siano in piena). Davanti a una grotta di Ispinigoli tristemente chiusa e all'impossibilità di reperire il custode, abbiamo optato per un giretto ad Orosei in cerca di un ristorante. Nel pomeriggio, col tempo appena migliore, siamo saliti sul monte Tuttavista; più o meno a metà della strada che porta verso la cima si trova il breve sentiero per la Pedra Istampada, lo spettacolare arco naturale che domina una bella palestra con oltre 20 vie di varia difficoltà, ben armate. Il luogo è splendido e credo sia piacevole arrampicarvi... credo soltanto, perchè oggi il massimo che abbiamo potuto fare è discutere ai piedi della parete sul modo di affrontarne i passaggi... bisogna pur far sera!
Domani è previsto tempo variabile, senza pioggia. L'idea sarebbe di arrampicare a cala Fuili, ma è facile che la roccia non riesca ad asciugarsi per cui finiremo per fare il sentiero verso cala Luna, risalire un poco la codula, deviare per i cuili Buchi Arta e tornare a cala Fuili percorrendo la forra della codula Fuili (in tutto 5 o 6 ore di cammino, calate comprese). Ne approfitterò per studiare da lontano le grotte di quest'ultima. A proposito: il cunicolo avvistato ieri lungo la scogliera di Biddiriscottai non è nel catasto del grotte sarde; la parte visibile con la luce naturale misura certamente oltre i 10 metri, poi il budello prosegue nel buio... quasi quasi convinco un Trentino a seguirmi...
Ho sentito Gianfranco: domenica dovrei andare a sas Bardanas e mercoledì pomeriggio a Elighes Artas (è una grotta splendida, un vero e proprio gioiello, praticamente impossibile da trovare per conto proprio).
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