19/06/2003
Corno Centrale di Lago Scuro (3166m): spigolo Nord-est (gruppo dell'Adamello - Trento)
- note: arrampicata breve, divertente, su roccia buona - ambiente: alta montagna - dislivello: 250 m (+ 500 m fra avvicinamento e ritorno) - difficoltà: III, un passo di IV - attrezzatura: nuts, friends, cordini; soste attrezzate, presente qualche chiodo e spit; ramponi - miei commenti: percorso facile, aereo, di notevole interesse; bellissimo il ritorno lungo il sentiero dei Fiori - consigli: necessari i ramponi per l'avvicinamento e per l'attraversamento dei canali e dei ripidi pendii ghiacciati che normalmente fino a luglio inoltrato si incontrano transitando sul sentiero dei Fiori
Relazione
Si parte in funivia: dal passo del Tonale al passo del Paradiso. Raggiunta a piedi la capanna Presena, terribile cattedrale fra orridi impianti di risalita, si devia a destra (ovest) mirando un evidente ed elegante sperone roccioso. Sul ghiaccio del rudere di vedretta che subito si incontra non ho notato crepi, ma la pendenza dello stesso consiglia l'uso dei ramponi. In 1h di cammino dal passo del Paradiso siamo arrivati alla base dello spigolo Nord-est.
La roccia è compatta, bella; inizialmente ci si mantiene un poco a destra, quindi si resta sempre nei pressi del filo di cresta. Una caratteristica parete propone il passaggio di IV, poi si prosegue fino al tratto terminale dove non esiste più una via obbligata. Si esce (1h30', con tranquillità, gustandosi saggiamente il luogo) in cima al corno Centrale di Lago Scuro (3166m). Spettacolare il panorama: riconosco il Bernina, l'Adamello e i suoi ghiacciai, le cime fino al Carè Alto, la Presanella e, a nord, il corno dei Tre Signori, la punta di Pietra Rossa e le vette dell'Ortles-Cevedale.
Ritorno: dopo una deviazione che ci ha portato sul corno Meridionale (3149m), abbiamo seguito verso nord il sentiero dei Fiori, splendido percorso attrezzato ricavato lungo i camminamenti che collegavano le postazioni italiane della Grande Guerra. Superato un primo micidiale scivolo ghiacciato, e toccata con una breve arrampicata (II) su sfasciumi la cima del corno Settentrionale, si affrontano altri tratti non semplici (occhio alla neve: rimane a lungo, spesso ghiacciata, in canali a forte pendenza, e una caduta può avere facilmente conseguenze drammatiche); si arriva al passo di Casamadre e alla lunga galleria di guerra (67m) scavata nel gendarme di Casamadre, poi si percorre una serie di aeree passerelle. All'interesse panoramico, sempre notevole, si è così sommato, inaspettato, quello storico; l'ambiente è suggestivo, belle le guglie rocciose, le vette lontane, ed emozionanti, inquietanti, la galleria, le caverne, le postazioni, i camminamenti, il filo spinato... Dal passo del Castellaccio, raggiunto in 2h30' (serve meno tempo se non c'è neve o si ha fretta), è semplice scendere a quello del Paradiso.
"Corno Centrale di Lago Scuro: spigolo Nord-est"
"Corno Centrale di Lago Scuro: spigolo Nord-est"
"Dario Albertoni, amico e guida alpina di Edolo, nella sosta 1"
"Dario nel II tiro"
"Dario nel II tiro"
"Sono io, nel III tiro"
"Sono io, nel III tiro"
"Dario nel IV tiro"
"Corno Centrale di Lago Scuro (dal corno Meridionale)"
"Gruppo dell'Adamello: panorama (da sinistra: crozzon di Lares, corno di Cavento, vedretta della Lobbia, Lobbia Alta, dosson di Genova, monte Fumo e vedretta del Mandrone) dalla cima del corno Centrale"
"Dario sulla cima del corno Settentrionale di Lago Scuro"
"Scivoli ghiacciati lungo il sentiero dei Fiori"
"Dario su uno scivolo ghiacciato lungo il sentiero dei Fiori" |