Sentiero: Premilcuore - strada del monte Gemelli (colla di Pian Segni) - strada del monte Gemelli (località Valbura) - monte Mandria - Rifugio Poggio Cavallaro - Ca' Petriccio - Premilcuore (Forlì-Cesena)
difficoltà: E - T collegamento 317-323 (0h 10' - trascurabile il dislivello positivo) 323: intero, in salita (1h 20' - 450 m di dislivello positivo) 401: parziale (1h 05' - 250 m di dislivello positivo) 319: intero, in discesa (1h 35' - trascurabile il dislivello positivo) 317: intero, in discesa (1h 05' - 80 m di dislivello positivo)
in totale 5h 15' di cammino e 800 metri di dislivello
nota: al tempo totale rilevato andrebbero tolti 30' in quanto il percorso è stato ripetuto in presenza di neve fresca sopra agli 800 metri di quota
26/11/2008
- Premilcuore sorge nella valle del Rabbi a 40 km circa da Forlì; giunti in prossimità del paese lasciamo a sinistra la pieve di S.Martino all'Oppio, poi un ponte con varie informazioni turistiche e a destra la strada per Portico e San Benedetto. Più avanti il cartello per Premilcuore centro ci indica dove voltare a sinistra e subito prima di attraversare un altro ponte quello per un parcheggio dove lasciare l'auto. Basta un minuto per risalire a piedi e oltrepassare il fiume Rabbi; qui ho preso il punto col GPS e azzerato il misuratore di dislivello:
coordinate ED50: N 43°58'37,0" - E 11°46'38,2" (inizio sentiero 317) quota: 457m slm
- Ci teniamo a sinistra e varcando sotto alla torre civica la porta Fiorentina entriamo nella parte storica del borgo. Aldilà della piazza col Municipio scendiamo blandamente verso sinistra, quindi curviamo a destra e usciamo dalla seconda porta. Più avanti torniamo a superare il fiume sul ponte che avevamo notato arrivando in auto e passando a destra dell'ospedale-casa di riposo prendiamo la strada per Portico e San Benedetto. Dopo pochi metri una freccia in legno (Colla di Pian Segni - Bivio sentiero 401) ci segnala la partenza del sentiero che ci interessa:
coordinate ED50: N 43°58'48,1" - E 11°46'46,5" (inizio sentiero 323) quota: 450m slm
- Dalla carrareccia erbosa si stacca subito un'evidente traccia a destra (bandierine bianco-rosse del CAI e freccia in legno: Colla di Pian Segni) che sale a tornanti piuttosto ripidi; tagliamo poi il versante boscoso e raggiungiamo i ruderi di ca' Vetreta:
coordinate ED50: N 43°58'46,4" - E 11°46'24,9" quota: 603m slm
- A sinistra del casolare parte una mulattiera che scende appena a monte di Premilcuore. Proseguiamo guadagnando quota fino a sbucare in un grande pascolo in abbandono, una specie di pianoro che si abbassa verso ovest: qui occorre fare attenzione perchè la vecchia traccia che va dritto porta ai pittoreschi ruderi di ca' Piansegni, nettamente fuori strada. Dobbiamo invece curvare un po' a destra (il segnale CAI c'è, ma non ben visibile), quindi farlo con più decisione confortati dalle bandierine ora di nuovo in evidenza. Di fronte a una costa alberata abbastanza ripida deviamo a sinistra continuando a salire blandamente (in pratica teniamo sempre il pascolo alla nostra sinistra). Presto notiamo a destra la mulattiera sulla quale ci inoltreremo nel bosco. Sia nei pressi del casolare (occorre un quarto d'ora per andarvi, fare qualche foto e tornare) che di questo imbocco ho preso il punto:
coordinate ED50: N 43°58'54,4" - E 11°45'51,7" (ca' Piansegni) quota: 760m slm coordinate ED50: N 43°58'59,0" - E 11°46'00,2" (punto in cui si lascia alle spalle il pascolo) quota: 816m slm
- Giungiamo a una crestina, superiamo un rustico cancello e in breve ci immettiamo nella strada forestale che attraversando i versanti orientale e meridionale del monte Gemelli collega il passo Valbura a San Benedetto in Alpe. Andando a sinistra risparmieremmo 15 minuti di cammino per arrivare al punto panoramico sulle due valli indicato in seguito (capoverso sotto), ma io mi sto allenando e soprattutto ho deciso di restare rigorosamente sui percorsi CAI dell'Appennino Tosco-romagnolo, per cui ci dirigiamo a destra. Qualche minuto di tranquilla discesa e siamo di fronte a un capanno di caccia dove incontriamo il sentiero che proviene dal passo:
coordinate ED50: N 43°59'25,3" - E 11°45'38,6" (incrocio sentieri 323 - 401) quota: 836m slm
- Abbandoniamo la pista mirando a sinistra (sul lato opposto a quello della piccola costruzione) la bandierina CAI dipinta sul tronco di un albero e l'evidente cima del monte (attenzione: ci sono varie tracce e bisogna seguire quella che sale ripida lungo il crinale; inspiegabilmente i segnavia bianco-rossi riappaiono numerosi solo più in alto). Ci immettiamo ancora sulla strada (panorama sulle valli del Montone e del Rabbi) e di nuovo la lasciamo per un sentiero a sinistra che nel bosco guadagna rapidamente quota. Vi torniamo nei pressi di una grande antenna (ponte radio dei Vigili del Fuoco) e la seguiamo verso ovest. Dopo un punto panoramico una breve traversa a sinistra porta a ca' Castellana, indicata nella carta escursionistica del parco nazionale come rifugio, ma non segnalato sul luogo e soprattutto ermeticamente chiuso:
coordinate ED50: N 43°58'53,3" - E 11°45'05,2" quota: 970m slm
- Ripreso il percorso principale, continuiamo a scendere in modo appena percettibile; davanti possiamo riconoscere il monte Gemelli (due cime boscose simili e vicine). Nei pressi di un rozzo cabinotto, riparo d'emergenza chiamato rifugio del Bruco, ci allontaniamo dalla pista forestale risalendo una traccia a destra che tranquillamente ci porta sulla cresta sommitale del monte Mandria, dove appena prima della cimetta si stacca a destra il sentiero 421 per Bocconi, e poco dopo il 319 a sinistra che dobbiamo seguire noi (freccia in legno: Ca' Petriccio - Premilcuore):
coordinate ED50: N 43°58'45,8" - E 11°44'08,1" (incrocio sentieri 401 - 421) quota: 1030m slm
coordinate ED50: N 43°58'42,1" - E 11°44'01,3" (incrocio sentieri 401 - 319) quota: 1035m slm
- Con una breve e ripida discesa arriviamo ancora alla strada; andiamo a destra in falsopiano e al bivio successivo (belle viste sulla dirupata valletta sottostante) ci teniamo a sinistra (freccia in legno: Ca' Petriccio - Premilcuore) raggiungendo così l'edificio moderno del rifugio Poggio Cavallaro, anche questo sigillato come una navicella spaziale (... ma era proprio così difficile ricavare un piccolo locale da tenere sempre aperto per l'utilizzo in caso di emergenza? E una semplice tettoia dove ripararsi qualche minuto in attesa che un temporale passi?):
coordinate ED50: N 43°57'58,9" - E 11°44'26,0" quota: 997m slm
- Aldilà della costruzione c'è il sentiero che ci permetterà di scendere fino al fondo valle del Rabbi, qualche chilometro a sud-ovest di Premilcuore. E' un tracciato molto bello, battuto perfettamente, con una pendenza continua e moderata, spesso a lunghi tornanti, in uno splendido bosco di alte conifere; vi incontriamo i suggestivi ruderi di ca' Bruscheto:
coordinate ED50: N 43°57'34,1" - E 11°44'43,4" quota: 798m slm
- Nei pressi di un pilastrino con una Maestà arriviamo alla strada provinciale del valico dei Tre Faggi, appena a valle del km. 44; la seguiamo a sinistra per pochi metri, quindi deviamo a destra nell'evidente traccia (freccia in legno: Ca' Petriccio - Monte Fratta) che in breve ci porta a valicare il fiume Rabbi su una passerella. In questo punto incrociamo il sentiero 317 (frecce in legno che indicano: Poggio Cavallaro - Monte Gemelli, nella direzione dalla quale proveniamo; 317 - Premilcuore, a sinistra; 311 - Monte della Fratta, a destra):
coordinate ED50: N 43°57'41,1" - E 11°45'15,7" (punto in cui il sentiero 319 arriva sulla strada) quota: 545m slm
coordinate ED50: N 43°57'33,2" - E 11°45'11,4" (incrocio sentieri 319 - 317) quota: 526m slm
- Basta un minuto di cammino per raggiungere a destra i ruderi di ca' Petriccio:
coordinate ED50: N 43°57'30,5" - E 11°45'08,4" quota: 531m slm
- Ora prendiamo la via del ritorno retrocedendo e seguendo le indicazioni per Premilcuore. Anche questo tracciato, molto semplice, permette di apprezzare un ambiente piuttosto bello; si rimane a lungo nei pressi del fiume, nel bosco, a tratti a fianco di pareti rocciose che paiono sfaldarsi solo guardandole (fragili formazioni marnoso-arenacee). Blandi saliscendi, un dosso più accentuato, quindi rasentiamo una rustica casa e tocchiamo la località Ponte Nuovo, molto interessante per la presenza di un casolare caratteristico e di un pittoresco ponte a schiena d'asino gettato sulla profonda gola scavata dal Rabbi:
coordinate ED50: N 43°58'04,8" - E 11°45'44,3" quota: 503m slm
- Resta da percorrere un piacevole viottolo che diventa poi una carrareccia, superare un ponticello, salire a destra fino all'agriturismo Ridolla e seguirne a sinistra la strada d'accesso. Ci teniamo a sinistra al bivio successivo e dopo una pineta attrezzata per sosta e picnic, di fronte alle prime case del paese, andiamo dritto sull'evidente stradello pedonale che sbuca nei pressi del punto da cui siamo partiti.
"Ca' Vetreta in una immagine dell'estate di 2 anni fa"
"Ca' Vetreta"
"Andando verso ca' Piansegni"
"Andando verso ca' Piansegni"
"Ca' Piansegni"
"Ca' Piansegni"
"Ca' Piansegni"
"Ca' Piansegni"
"Ca' Piansegni"
"Andando verso la colla di Pian Segni"
"Andando verso il monte Mandria"
"Andando verso il monte Mandria"
"Ca' Castellana"
"Andando verso il monte Mandria"
"Scendendo verso ca' Bruscheto"
"Ca' Bruscheto"
"Ca' Bruscheto"
"Ca' Bruscheto"
"Ca' Petriccio"
"Ca' Petriccio"
"Ca' Petriccio"
"Ponte Nuovo" |