27/08/2003 e 28/08/2003
Piz Bernina (4049m): Biancograt e via Normale da S (gruppo del Bernina - Svizzera - Sondrio)
Cime:
Piz Bernina (4049m) - "Quattromila effettivo" (01) Punta Perrucchetti (la Spalla) (4020m) - sommità "secondaria" (01) Piz Alv (pizzo Bianco) (3995m)
Percorsi:
1) Pontresina - val Roseg - chamanna da Tschierva tempo impiegato: 3h 15' dislivello in salita: 800m
2) Chamanna da Tschierva - fuorcla Prievlusa - piz Alv - piz Bernina - punta Perrucchetti - rifugio Marco e Rosa - forcola di Cresta Guzza - terrazza di Bellavista - Forteza - vadret da la Forteza - Isla Persa - vadret da Morteratsch - Morteratsch tempo impiegato: 13h 30' dislivello in salita: 1800m
Nota: in realtà avremmo dovuto pernottare nel rifugio Marco e Rosa, ma il sopraggiungere di una perturbazione ci avrebbe bloccato in quota per vari giorni, così abbiamo deciso di partire subito dopo aver mangiato qualcosa di caldo (occorre molto allenamento, discreta esperienza e conoscenza della zona per affrontare un tale impegno in un giorno: il dislivello è infatti notevole, lo sforzo prolungato, i passaggi in roccia e su ghiacciaio non sono semplici, e non lo è individuare il percorso in salita verso la fuorcla Prievlusa e in discesa dalla forcola di Cresta Guzza verso il crestone della Forteza)
Tratti alpinistici:
- dalla chamanna da Tschierva alla fuorcla Prievlusa: PD - Biancograt (dalla fuorcla Prievlusa alla cima del piz Alv): AD, passi di III - cresta NNW del Bernina (dal piz Alv al piz Bernina): D-, passi di III e IV - Normale sulla cresta S (dal piz Bernina alla punta Perrucchetti e al rifugio Marco e Rosa): PD+, passi di II e III - dalla forcola di Cresta Guzza alla Forteza e alla vadret da Morteratsch: F, passi di II
Nota: dalla cima del piz Alv siamo scesi con una breve doppia; altre le abbiamo fatte per calarci dalla punta Perrucchetti
1° giorno
Da Pontresina, a nord-ovest del passo Bernina, risaliamo blandamente la tranquilla val Roseg e raggiungiamo l'hotel Roseg. Verso sud sono belle le montagne, ma diventano splendide nel momento in cui ci si tiene a sinistra prendendo il sentiero che porta alla chamanna da Tschierva. In tutto occorrono poco più di 3 ore per arrivarvi superando un dislivello di 800 metri. Il luogo è spettacolare: è possibile vedere l'intera Biancograt, elegantissima, che da qui ha il curioso aspetto di una sottile pennellata bianca dipinta appositamente per separare la roccia dal cielo, fino all'impressionante piz Alv (pizzo Bianco), poi il piz Scerscen e il piz Roseg, bastioni poderosi, e gli inquietanti rami della vadret da Tschierva tormentati da mille crepacci.
Pernottamento nella chamanna da Tschierva (2583m): ora, in pratica ricostruito da zero, è un bel rifugio, moderno, con un buon servizio; a mio parere ha però prezzi alti.
2° giorno
Partiamo alle 4.30. Seguiamo un sentiero verso ESE e tocchiamo il ghiacciaio poco prima di raggiungere il roccioso versante meridionale del piz Morteratsch. Qui noi abbiamo fatto un largo giro a destra prima di tornare verso la bastionata che difende il passo; un'altra cordata, la sola incontrata (ma era un giorno feriale di fine agosto), si è tenuta nettamente a sinistra rasentando le rocce basali della cresta SW del piz Morteratsch per poi dirigersi a destra. Questi aggiramenti, non semplici alla luce delle lampade frontali, sono necessari per evitare i seracchi che impediscono di seguire una linea più diretta. Adesso la via, sempre individuabile con difficoltà, diventa però obbligata. Risaliamo il ramo destro del vallone glaciale fino alla crepaccia terminale, punto in cui ci aspetta una sorpresa: probabilmente a causa della stagione inoltrata e dello scioglimento di tutta la neve, un muro di ghiaccio alto 5/6 metri ci sbarra il cammino. Dario neppure se ne accorge e dall'alto mi assicura... senza di lui la scalata sarebbe finita lì! Sopra al salto una ripida traccia quasi tutta su roccia ci porta alla fuorcla Prievlusa (3430m; 3h 30'). Nel frattempo è sorto il sole e la giornata pare molto bella: nessuna nuvola, niente vento, temperatura clemente. Previsioni quindi confermate: non c'è traccia della perturbazione proveniente da ovest e annunciata in zona solo a partire dalla sera di domani.
Si va verso sud: superiamo un picco roccioso arrampicando nei pressi della cresta (III) e in cima ci teniamo un poco a sinistra. La Biancograt, pittoresca cresta di neve e ghiaccio, la più bella delle Alpi assieme alla traversata dei Lyskamm, una classica fra le più importanti, è qui davanti a noi. Siamo solo in 4 e uno dei possibili problemi, l'affollamento, è evitato. Siamo costretti ad aggirare un paio di grandi crepacci, poi l'evidente traccia ci indica la distanza giusta per evitare le piccole cornici ancora presenti. Il sinuoso crinale è tanto affascinante da togliere il fiato (... anche la salita continua in quota fa lo stesso effetto...) e non sprecherò parole che risulterebbero fra l'altro insufficienti per descriverne l'incredibile bellezza. Arriviamo in vetta al piz Alv (3995m; 2h 30' - 6h 00').
Ora ci muoviamo principalmente su roccia: scendiamo alla Breccia del Bernina (doppia) e attacchiamo la cresta NNW del piz Bernina (torrione, IV, aggirabile a ovest traversando qualche metro più in basso e risalendo a monte dello stesso con passi di III). Proseguiamo, sempre su roccia buona, fino alla cima (4049m; 1h 00' - 7h 00').
Le vedute già da tempo sono spettacolari: verso il Scerscen e il Roseg, bellissimi, sulla vadret da Tschierva, fino alla val Roseg, al Disgrazia, e verso la scenografica catena di cime che dalla Cresta Guzza arriva ai pizzi Palù restando sempre attorno ai 3900 metri, e delimitando a sud tutti i ghiacciai che vanno ad alimentare la splendida vadret da Morteratsch; più lontano, in ogni direzione, un numero infinito di montagne, un oceano di pietra e ghiaccio. Con un avvincente percorso aereo scendiamo su roccia (II) e saliamo su neve fino alla cima della punta Perrucchetti, la Spalla, (4020m); continuiamo per un po' in cresta, quindi ci caliamo con una serie di doppie. Toccato il pendio glaciale procediamo verso sud perdendo quota e raggiungiamo il rifugio Marco e Rosa (3597m; 1h 30' - 8h 30'). Nubi minacciose si sono avvicinate da ovest e il cielo ha perso l'iniziale colore azzurro, ora è biancastro e promette un ulteriore peggioramento.
La discesa verso Morteratsch sarebbe stata entusiasmante quasi quanto la conquista della cima, per i lunghi tratti sul ghiaccio martoriato da micidiali crepacci, alcuni immensi, per la panoramica cresta rocciosa della Forteza, un baluardo di pietra assediato da ogni lato dalle distese glaciali della vadret Pers e della vadret da Morteratsch, per i mulinelli di quest'ultima dove rivoli d'acqua precipitano e scompaiono misteriosamente, ma dopo un piatto di pasta e un caffè al rifugio la stanchezza mi ha assalito, quindi camminando si è trasformata in malessere piuttosto fastidioso, capace di alterare i ricordi e influenzare negativamente le sensazioni. In compenso il torpore ha evitato che l'apprensione diventasse paura nel momento in cui un fortissimo temporale (l'inizio della perturbazione che come ci aveva detto il gestore del Marco e Rosa aveva deciso di anticipare di un giorno il proprio arrivo) ci ha investito... un'ora con tuoni che sembravano frantumarci le pareti di roccia sulla testa e lampi accecanti quanto flash negli occhi... e noi con ramponi ai piedi e picozza in mano...
Comunque questo è più o meno il percorso: dalla forcola di Cresta Guzza (3601m) andiamo verso ENE attraversando una zona con grandi crepacci e mantenendo a destra le cime del monte Bellavista. Al margine orientale di quella che si chiama Terrazza di Bellavista deviamo verso nord per scendere lungo una facile dorsale nevosa, quindi continuiamo su roccia (passi di II) superando il crestone della Forteza e arriviamo alla vadret da la Forteza. L'attraversiamo, raggiungiamo l'affioramento dell'Isla Persa, pieghiamo verso ovest e per l'ultima volta (... è la centesima, oggi...) calziamo i ramponi toccando la vadret da Morteratsch poco sotto quota 2500; la seguiamo verso nord fin quasi al suo termine. Siamo finalmente alla stazioncina (5h 00' - 13h 30'), ancora sotto la pioggia e troppo tardi per prendere l'ultimo treno che ci avrebbe portato a Pontresina, dove abbiamo parcheggiato... sono infinitamente stanco, non mi arrabbio, non reagisco, in un angolo rigetto il nulla che mi è rimasto nello stomaco... credo che mi lascerò morire... poi appare babbo Natale con slitta e renne per condurmi a casa... e mi soccorrono le bagnine in costume rosso di un telefilm americano... no, è semplicemente il taxi, provvidenziale, chiamato da Dario, provvidenziale...
"Vadret da Tschierva (dai pressi della chamanna da Tschierva)"
"Biancograt, piz Alv, piz Scerscen e vadret da Tschierva (dai pressi della chamanna da Tschierva)"
"Piz Roseg e vadret da Tschierva (dai pressi della chamanna da Tschierva)"
"Dario Albertoni, amico e guida alpina di Edolo, sulla vadret da Tschierva"
"Sono io, sulla vadret da Tschierva"
"Picco roccioso a S della fuorcla Prievlusa (III)"
"Dario sul picco roccioso a S della fuorcla Prievlusa (III)"
"Biancograt e cima del piz Alv"
"Crepaccio lungo la Biancograt"
"Biancograt e cima del piz Alv"
"Alpinisti in cordata nella Biancograt e cima del piz Alv"
"Alpinisti in cordata nella Biancograt, nei pressi della cima del piz Alv"
"Dario nella Biancograt, nei pressi della cima del piz Alv"
"Biancograt (dai pressi della cima del piz Alv)"
"Piz Scerscen e piz Roseg (dai pressi della cima del piz Alv)"
"Dario nei pressi della cima del piz Bernina (III)"
"Vadret da Morteratsch (dai pressi della cima del piz Bernina)"
"Dario sulla cima del piz Bernina"
"Punta Perrucchetti e cresta S del piz Bernina (dalla cima del piz Bernina)"
"Vadret da Morteratsch e, da sinistra: piz Palù, Bellavista, piz Zupò e piz Argent (dalla cima del piz Bernina)"
"Punta Perrucchetti e piz Bernina (dalla cresta S del piz Bernina)"
"Crepaccio, andando verso la Terrazza di Bellavista"
"Crepaccio, andando verso la Terrazza di Bellavista"
"Crepaccio, andando verso la Terrazza di Bellavista"
"Vadret Pers, andando verso la Forteza"
"Vadret da Morteratsch, Cresta Guzza e forcola di Cresta Guzza, andando verso la Forteza" |