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Articolo inserito in data 18/02/2009 20:40:56
Complesso del Corchia
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ANTRO DEL CORCHIA: ramo ... ... ...

Antro del Corchia (Lucca): ottava puntata

14/02/2009

Questa volta siamo andati a curiosare in una zona in esplorazione. So che i gruppi impegnati non hanno piacere che se ne parli: normalmente non apprezzo tali atteggiamenti perchè mi paiono reminescenze di una speleologia sorpassata, quella delle gelosie, delle "piratate", dei sotterfugi, ma per rispetto del lavoro altrui mi sono spesso adeguato.
In questo caso bisogna tuttavia considerare una concomitanza che rende giustificabile e di conseguenza condivisibile il bisogno dei protagonisti di celare momentaneamente ad altri un'importante scoperta, la presenza cioè nel luogo in questione di gallerie e cunicoli ricoperte da delicatissime e preziose concrezioni, e la contemporanea esistenza, purtroppo, di inutili idioti che evidentemente provano piacere nello scorrazzare per tali scrigni naturali deturpando e asportando ciò che trovano.
E' così necessario che pubblichi per ora solo una serie di immagini e tenga invece per me la relazione.

E' stata un'escursione molto interessante per il fascino degli ambienti, relativamente impegnativa (10 ore di progressione fra andata e ritorno, con una T esterna di non poco sotto lo zero e una micidiale corrente d'aria polare fra ingresso e primo pozzo... le pareti del meandro erano ricoperte da uno spesso strato di ghiaccio che fra l'altro rendeva delicati alcuni passaggi) e molto divertente grazie all'esagerata stramberia dei miei due compagni: Matteo "il Presidente" Turci e Williams "Willy" Monterastelli dello Speleo Club Forlì.

Nota: dalla "Piera" c'era il cenone di S.Valentino: si ricorderanno delle 3 bestie sporche e non troppo profumate che hanno partecipato...

Aggiornamento (aprile 2009): sono tornato più volte in zona Corchia e sempre ho incrociato persone interessate all'area "misteriosa"... ci stavano andando, tornavano, sbucavano dai pressi fingendo di essere stati in altri posti. A questo punto non credo sia più un problema se scrivo qualcosa in più sull'uscita fatta qualche mese fa.
Risalita verso la Prelovsek, salone e P80: a metà altezza circa c'è un grande terrazzo a sinistra. Da questo abbiamo seguito 3 vie:
- spettacolare galleria cieca a sinistra, di dimensioni ridotte, ricchissima di concrezioni e perciò delicata e preziosa, che abbiamo percorso finchè reputato possibile farlo senza rischiare di fare danni;
- bassa camera a destra della prima e a sinistra di una corda che sale in parete; porta a uno scivolo sopra al quale si individua un proseguimento a sinistra in salita (disarmato) e uno interessante a destra in discesa verso quella che pare una sala. E' evidentemente una zona in esplorazione, importante, apparentemente poco bella dal punto di vista estetico, per cui ci siamo fermati dove termina la corda;
- risalita a fianco dell'ingresso alla camera precedente: in successione abbiamo guadagnato una decina di metri, percorso un corridoio curvo, superato uno scivolo e disceso un pozzetto, quindi affrontato un traverso e ancora uno scivolo che in alto curva nettamente a sinistra (il tutto è per ora attrezzato con corde). Aldilà di una fessura fra concrezioni abbiamo troviamo uno sprofondamento che termina in un laghetto-sifone.

Aggiornamento (agosto 2009): ho incontrato nuovamente due simpatici ragazzi di Calenzano, Enzo e Sabrina, in compagnia di un collega, protagonista come loro delle esplorazioni nella grotta Prelovsek. Mi hanno detto che la risalita dal Corchia è stata disarmata, per cui limitato notevolmente il pericolo di azioni vandaliche nelle splendide gallerie concrezionate.
Mi hanno poi dato qualche chiarimento sulla conformazione della grotta:
1) durante le nostre escursioni, come supponevo, eravamo già all'interno della Prelovsek;
2) la seconda delle 3 vie da noi seguite e segnalate sopra, quella dove ci eravamo fermati al termine della corda, è piuttosto importante visto che permette di effettuare un circuito interno lungo le gallerie Calenzano e Formentini, visitando così zone particolarmente suggestive;
3) la terza via da me indicata porta al lago-sifone raggiungibile anche dalla sommità del grande pozzo, che si chiama Carrara, tramite la galleria degli Ostinati; per arrivare dall'ingresso della Prelovsek ai luoghi toccati da noi bisogna necessariamente superare questo sifone, cosa possibile solo in alcuni momenti dell'anno.
Ne ho ricavato la convinzione che questa grotta meriti da parte mia molta più attenzione e mi auguro di poter presto rimediare alle mie carenze cognitive con l'indispensabile supporto di Enzo e Sabrina.

 

Alcune foto sono di Matteo Turci, dello Speleo Club Forlì

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