Il raduno internazionale di Speleologia "Icnussa 2009" porterà a fine aprile molte persone in cerca d'avventura a Urzulei (Og). Approfitto dell'occasione per pubblicare nuovamente le relazioni riguardanti alcune escursioni compiute da me fra il 2005 e il 2008 nello splendido territorio carsico a nord del paese.
Sentiero: planu Campu Oddeu - punta is Gruttas - s'Azza Bianca - punta si Scala - punta 'e Seni - scala Ortorani - q.1205 - scala Dorghivè - punta Aunei - monte su Nercone - punta Cucuttos - ritorno fino alla scala Dorghivè - strada per il cuile Ortorani - planu Campu Oddeu (Supramonte - Ogliastra)
- note: il percorso resta sempre in cresta e tocca varie cime; la punta Cucuttos, quella più lontana, è anche la più bassa per cui il dislivello del ritorno risulta significativo - miei dati: andata: 5h 00', con 700 m di dislivello; ritorno: 3h 00', con 500 m di dislivello - miei commenti: escursione impegnativa, di eccezionale interesse - consigli: la cresta rocciosa è inconfondibile, ma si incontra sentiero battuto solo a nord della scala Dorghivè; ovunque si rasentano strapiombi che nel tratto verso la punta Cucuttos sono alti centinaia di metri; siamo in zona carsica, per cui occhio ai buchi: spesso sono crepacci e pozzi piuttosto profondi (il pozzo Yorik, nei pressi della q.1205 a sud della scala Dorghivè, ha un diametro di un paio di metri e una profondità di almeno 25); il cammino è lungo e il sole su rocce di questo tipo è implacabile per cui risulta fondamentale un'adeguata scorta d'acqua; panorama e ambiente sono strepitosi
Relazione
Da Dorgali si percorre verso sud l'Orientale Sarda, una strada che in questo tratto è bellissima. A destra, aldilà della profonda valle, si notano le scenografiche pareti rocciose del monte Oddeu che improvvisamente si interrompono per lasciare passare, centinaia di metri più sotto, il riu Flumineddu: siamo di fronte allo spettacolare ingresso basso della gola di su Gorropu. Oltrepassata la genna Silana si apre a sinistra il panorama sulla codula de Luna e le pareti che la delimitano, mentre a destra domina il percorso una lunga falesia che pare inattaccabile (è il versante orientale del monte su Nercone).
Raggiunta la genna Croce si devia a destra in una strada dall'aspetto non troppo rassicurante che rasenta le pareti ricche di grotte della punta is Gruttas; verso sud il panorama è vasto e più o meno 400 metri sotto di noi si riconosce Urzulei... una manovra errata e vi arriverei rotolando! Poi in un attimo rocce e strapiombi spariscono e davanti si apre il planu Campu Oddeu, un grande pianoro carsico; vi si entra da sud e subito si parcheggia. Nota: provenendo dal paese di Urzulei occorrono 15 minuti d'auto per salire alla genna Croce.
Descrivo ora l'itinerario che ho percorso a piedi. Il crinale che delimita a destra (est) la pianura è quello che mi interessa; lo raggiungo senza una via obbligata sfruttando inizialmente una sterrata che porta a un edificio (occhio ai tanti animali che pascolano in libertà, ai maialini, ai maialoni, alle mucche, soprattutto ai tori...) e cercando poi di tenermi il più a sud possibile. La prima altura, appena accennata, è la punta is Gruttas; da qui andrò sempre verso nord e sempre lungo la linea di cresta.
Alla s'Azza Bianca segue la breve discesa a una selletta, quindi la salita verso la punta si Scala, la cima più caratteristica. Ovunque il panorama è strepitoso, ovunque la natura domina incontrastata, ovunque mostra rocce poderose, compatte e verticali a destra, sotto i miei piedi, e ancora compatte, poi frantumate, inclinate a disegnare pendii detritici più o meno affrontabili a sinistra e davanti a me.
Dalla punta si Scala posso solo scendere, e piuttosto ripidamente, verso sinistra; poi tocco la punta 'e Seni e nuovamente perdo quota fino alla scala Ortorani, la prima sella di una certa importanza (è quella che abbiamo utilizzato per raggiungere nel più breve tempo possibile la zona del pozzo Yorik, sulla cima a q.1205 definita a nord dalla scala Dorghivè e a sud dalla scala Ortorani stessa, partendo dalla strada che prosegue oltre il planu Campu Oddeu).
La successiva cima è quindi quella caratterizzata dall'inquietante presenza del pozzo indicato sopra: la voragine (profonda almeno 25 metri) appare improvvisa, inaspettata, mimetizzata fra piccoli pinnacoli e compatte lastre rocciose, nei pressi della linea di cresta e di un grande albero secco (che fra l'altro nasconde una seconda apertura, più piccola, ma forse ancora più infida... occhio, il salto sottostante supera i 10 metri!) e può capitare di rasentarla senza notarne l'impressionante bocca circolare. Con un po' di attenzione anche più avanti si individueranno sprofondamenti di questo tipo, sempre piuttosto pericolosi perchè è impossibile prevederne la presenza in un punto determinato. Si tratta infatti di fenomeni carsici, vere e proprie grotte verticali caratterizzate spesso dalla totale assenza all'esterno di doline o avvallamenti di qualsiasi tipo; questa zona della Sardegna, dal monte Albo al Supramonte e al golfo di Orosei, da Oliena a Orgosolo, a Dorgali, a Urzulei e a Baunei (nei cui pressi si apre la voragine del Golgo, la più famosa, incredibile, enorme, profonda quasi 300 metri) ne è ricchissima.
Dalla scala Dorghivè salgo ora verso la punta Aunei e la cima del monte su Nercone (1263 m). Il luogo è bellissimo; a destra domino la codula de Luna, davanti riconosco il monte Oddeu, il campu Donanigoro e, lontane, le vette che nascondono Oliena, e a sinistra, in basso, individuo il campos Barjos, la valle del riu Flumineddu che si trasforma in gola e mille alture selvagge che paiono inesplorate (e forse in parte lo sono). Segue un tratto in falsopiano, quindi perdo blandamente quota; qui le tracce di passaggio sono più evidenti e incontro un gruppetto di persone con guida che proviene dalla genna Silana. Il sentiero diventa più ripido, scendo velocemente rasentando a destra l'orlo superiore di pareti che man mano aumentano in altezza e arrivo a quello che sembra essere un promontorio roccioso, una cimetta arrotondata appena accennata.
Prima di raggiungerla mi tengo a destra e con un poco di attenzione mi porto su una crestina piuttosto esposta; subito capisco di essere alla meta: sotto di me uno scenografico arco naturale di roccia e, lontanissimo, lo sbocco della gola di su Gorropu. In un attimo sono sulla cimetta, è la punta Cucuttos, e ne raggiungo l'orlo settentrionale: il suolo scompare... lo ritrovo 400 metri più giù! E' incredibile, posso riconoscere i massi che ingombrano la base della gola, posso contarli, e una lastra immensa di calcare, qui a fianco, liscia e compatta, poderosa, pare scendere fino a toccarli... una foto non rende, purtroppo neppure un filmato riesce a descrivere la grandiosità di un simile salto.
Il tempo di rubare un'ultima immagine (visto da qua è impressionante il canyon che la valle del riu Flumineddu ha creato a monte della gola di su Gorropu) e riparto; devo retrocedere fino alla cima del monte su Nercone e alla scala Dorghivè. Arrivato a quest'ultima lascio la cresta (direzione sud) e scendo senza via obbligata a destra, facendo però attenzione a mantenermi più o meno in direzione sud-ovest. Raggiunta la sterrata del cuile Ortorani, la seguo verso sud; mi immetto in una strada più importante, attraverso un pittoresco gruppo di rocce (è un'isola di granito in mezzo a un oceano di calcare) e sbuco nel margine settentrionale del planu Campu Oddeu.
"Cima a sud della s'Azza Bianca"
"S'Azza Bianca (dalla cima a sud)"
"S'Azza Bianca (da sud)"
"Cresta S della s'Azza Bianca (dalla cima)"
"Punta si Scala (da sud)"
"S'Azza Bianca, andando verso la cima della punta si Scala"
"Punta si Scala (in fondo: q.1205, monte su Nercone e punta Aunei)"
"Punta 'e Seni (da sud)"
"Punta si Scala, andando verso la cima della punta 'e Seni"
"Planu Campu Oddeu, andando verso la cima della punta 'e Seni"
"Punta 'e Seni (da sud)"
"Q.1205 a sud della scala Dorghivè (da sud)"
"Punta Aunei (dalla scala Dorghivè)"
"Monte su Nercone (dalla cima della punta Aunei)"
"Cresta N del monte su Nercone, andando verso la punta Cucuttos"
"Monte Oddeu (dai pressi della punta Cucuttos)"
"Gola di su Gorropu (dai pressi della cima della punta Cucuttos)"
"Gola di su Gorropu (dai pressi della cima della punta Cucuttos)" |