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Articolo inserito in data 24/03/2009 14:59:56
Album
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FRANZ FERDINAND - "Franz Ferdinand" - anno 2004

Non c'è molto da dire su questo album, quello d'esordio della band: nell'insieme è piuttosto bello perchè lo sono quasi tutti i brani contenuti, la voce e gli strumenti, i frequenti cambi di ritmo che sorprendono, il sovrapporsi a tratti della stessa affascinante voce che accarezza alla musica che invece sempre corre, travolge, trascina via con sè.

Certamente si sente la notevole influenza di gruppi storici come i Clash e i Talking Heads, gli Smiths, ma ciò non toglie che lo stile è personale, perfettamente riconoscibile, coerente, e ne risulta un lavoro moderno, raffinato e potente, in certi momenti irresistibile... come ignorare, ad esempio, il magico inizio della splendida "Jacqueline" e l'energia che subito dopo il brano irradia, quasi inaspettata, o restare insensibili ascoltando "The Dark Of The Matinee", una cavalcata che stupisce per la dolcezza degli inserti nei quali il ritmo rallenta e la voce crea un incantesimo soave, e per la capacità di rapirci scioccati e costringerci in un attimo a correre senza freni scoprendo alla fine di volerlo.
"Auf Achse" è il pezzo che preferisco e non saprei che altro fare se non consigliare di sentirlo più volte, di nuovo lasciarsi brevemente cullare dalla malinconia delle tastiere, e sferzare, graffiare dalle esplosioni acide che mi richiamano alla mente certe evoluzioni dei Red Hot Chili Peppers.
Poi mi piace "Come On Home", semplice, veloce, tipica della band.

Sto riascoltando l'album per la decima volta... mi preparo per il concerto di domenica sera a Bologna... sì, non c'è dubbio, confermo il giudizio iniziale: è piuttosto bello!
Riecco "Take Me Out", il celebre, esplosivo singolo che ha fatto conoscere i Franz Ferdinand in tutto il mondo, con una partenza strepitosa e un successivo cambio di ritmo che mi coglierebbe impreparato se non mi fossi oramai abituato al loro modo di suonare, di comporre, e "Cheating On You", tirata dalla prima all'ultima nota, e "This Fire", e "Darts Of Pleasure", rapidissima, articolata perchè mentre la musica continua a correre la voce a tratti si diverte dolcissima, elegante, profonda, a sedurre.
Si accelera ulteriormente con "Michael", che incombe, sconvolge brutale, fulminea come un cobra, potente come un tornado, e pronti alla volata finale si resta sorpresi di fronte alla pacata raffinatezza di "40'". 

Non ci sono brani banali in questo lavoro e ne traggo l'impressione che nulla vi sia di lasciato al caso, che ogni particolare sonoro sia stato studiato ed appositamente inserito in un punto perchè proprio lì poteva creare l'effetto, piacevole o intrigante, voluto.
Conosco poco il secondo album e ho ascoltato interamente il terzo, uscito da qualche mese, solo un paio di volte, distrattamente, in auto: mi sono parsi interessanti e nei prossimi giorni, prima del concerto, rimedierò alla mia mancanza, ma temo che con difficoltà il loro livello risulterà qualitativamente tanto elevato da rievocare l'ammirazione e lo stupore istintivi generati da questo che ho sistemato fra i miei preferiti.

+++   Jacqueline
+       Tell Her Tonight
++     Take Me Out
+++   The Dark Of The Matinee
+++   Auf Achse
++     Cheating On You
++     This Fire
++     Darts Of Pleasure
++     Michael
+++   Come On Home
++     40'

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