Il genere si chiama country rock e Commander Cody ne è una leggenda. Suona il piano e canta da almeno 40 anni spaziando dal country al boogie, al blues, e soprattutto proponendo uno scanzonato, trascinante, divertentissimo rock & roll. Lo accompagnano un ottimo chitarrista, un bassista e un batterista notevoli, in grado di supportare e impreziosire ulteriormente i brani proposti. Il ritmo è spesso velocissimo, i dialoghi chitarra-tastiera splendidi, coinvolgenti, le voci (tutti i componenti della band cantano) convincenti, capaci di amalgamarsi o differenziarsi in base tipo di canzone; ne consegue che è impossibile restare indifferenti di fronte a una tale esibizione. In questo caso poi la location era una suggestiva piazzetta nel centro storico di un borgo romagnolo e l'acustica discreta, tanto da permettere di apprezzare perfettamente, ad esempio, i virtuosismi del chitarrista e l'accompagnamento del bassista, per cui quella passata è risultata essere una piacevolissima serata dedicata all'ascolto di buona musica dal vivo (... e ci voleva dopo gli ultimi concerti ai quali ho assistito, tutti splendidi, ma piuttosto stressanti e relativamente apprezzabili dal punto di vista visivo/sonoro a causa della tipologia dell'evento: mega-show in stadi con 60/80000 spettatori). Commander Cody è un prezioso sopravvissuto, un pittoresco personaggio testimone di un'epoca passata, un vecchio leone che acquista energia e vitalità nel momento in cui sale sul palco e appoggia le mani sulla tastiera, un'artista eccentrico che si spegne stanchissimo alla fine di ogni pezzo e incredibilmente subito risorge sparandone un altro, magari un boogie o un rock & roll, ancora più veloce; è spesso in Romagna e in giro per l'Italia (avevo già apprezzato una sua performance 2 anni fa al Naima Club di Forlì), e se capiterà l'occasione di risentirlo certamente non la perderò. |