Sentiero: conca di Arnetola (Vagli di Sopra) - passo Sella - cresta di Sella - monte Sella - ritorno lungo lo stesso percorso (Lucca)
Alpi Apuane - Valle d'Arnetola - Monte Sella
difficoltà: E fino al passo Sella, EE con tratti esposti (non banali) da questo alle cime del monte Sella
segnavia: 31 - sn (senza numero)
cime: monte Sella (1739m), raggiunta lungo la via Normale dal passo Sella (cresta SSE)
in totale 6h 00' (andata: 3h 45'; ritorno: 2h 15') di cammino e 900 metri di dislivello
dati parziali: - dall'auto al passo Sella: 2h 25' di cammino e 620 metri di dislivello - dal passo alle cime del monte Sella: 1h 20' di cammino e 270 metri di dislivello - dalle cime al passo: 40' di cammino (dislivello in salita trascurabile) - dal passo all'auto: 1h 35' di cammino (dislivello in salita trascurabile)
miei commenti e consigli: è un percorso di notevole interesse per l'ambiente che si attraversa (bellissimo il bosco, affilata e panoramica la cresta); i tratti esposti nel raggiungimento della vetta non sono difficili, ma da affrontare con grande attenzione perchè i versanti del monte sono ripidissimi e un'eventuale caduta potrebbe avere conseguenze letali. Fino al passo si risale una splendida mulattiera lastricata, poi si segue una traccia dove sono utili i segnali rossi e in un punto il cavo metallico di una vecchia ferrata attualmente in pessimo stato e pericolosa. Se non si ha esperienza di montagna e passo sicuro, se il tempo o la stagione sono poco favorevoli (presenza di ghiaccio, neve non assestata, vento, temporali), se per un qualche motivo non ci si sente tranquilli, evitare la via verso la cima. Già in partenza, ma soprattutto dall'alto si nota il terrificante e irrimediabile impatto ambientale delle attività estrattive su queste valli e montagne
06/08/2009
- Provenendo dalla Garfagnana e dal lago di Vagli, attraversiamo il centro storico di Vagli di Sopra, più avanti lasciamo a sinistra la strada che utilizzano i camion di cava per evitare il paese (sfruttabile in alternativa salendo da Vagli di Sotto), quindi superiamo un brusco tornante, raggiungiamo un bivio in cui ci teniamo a destra e subito parcheggiamo in uno degli spiazzi presenti, facendo attenzione a non creare disagi ai mezzi che in gran numero transitano portando a valle il marmo delle Apuane:
coordinate ED50: N 44°06'19,2" - E 10°15'07,6" (conca d'Arnetola - partenza) quota: 890m slm
- Siamo nella conca d'Arnetola. Continuiamo a piedi sulla polverosa marmifera: a sinistra abbiamo l'enorme ravaneto della cava del monte Pallerina, a destra rasentiamo la pittoresca capanna d'Abrì (vuol dire "sotto la roccia"), un rustico rifugio di pastori perfettamente recuperato. Pochi metri di cammino e troviamo la deviazione che ci interessa: due frecce in legno del CAI ci segnalano che a destra, dove andiamo noi, partono i sentieri 31 (passo Sella - Arni) e 35 (passo della Tambura - Resceto):
coordinate ED50: N 44°06'07,2" - E 10°15'04,2" (inizio sentieri 31 e 35) quota: 895m slm
- La mulattiera sale nel bosco e dopo uno strappo deciso raggiunge una pista: qui i due sentieri si separano (frecce: a sinistra il 31 per il passo Sella, a destra il 35 per il passo della Tambura). Andiamo a sinistra in discesa:
coordinate ED50: N 44°05'53,6" - E 10°14'56,0" (incrocio sentieri 31 - 35) quota: 1000m slm
- Dopo poco una freccia (indicazioni e segnavia bianco-rossi sono sempre presenti) ci fa abbandonare la stradina per deviare a destra; ora la salita è continua, non faticosa, a fianco di un profondo canale e alla base di una fascia rocciosa dall'aspetto non sempre rassicurante (alcuni massi precipitati sul percorso confermano la sensazione...). Arriviamo all'ennesimo bivio (segnalazioni varie) e andiamo a sinistra (quello a destra è un breve raccordo fra i sentieri 31 e 35):
coordinate ED50: N 44°05'41,3" - E 10°14'54,2" quota: 1090m slm
- I ruderi a sinistra sono ciò che resta del vecchio ostello dei viandanti, sorto sulla storica via Vandelli che da qui passava e proseguiva verso il passo della Tambura. Procediamo per qualche minuto in piano, poi torniamo a salire e superiamo un paio di canali. Il bosco è particolarmente bello, la mulattiera addirittura splendida, e lo rimarranno fin quasi al valico. Lasciata a sinistra una pista che scende e oltrepassata una radura (veduta verso la cresta di Sella e il monte Tambura) la pendenza del percorso aumenta e il cammino diventa abbastanza faticoso. A circa 1400 metri di quota, quasi inaspettatamente considerato che da tempo l'ambiente attorno non mutava, ci troviamo sotto al sole in un verdissimo, ripido prato: siamo vicini alla prima meta e finalmente fuori dalla foresta. In questa zona, speleologicamente molto importante, si aprono gli ingressi dell'abisso dello Gnomo, la grotta attualmente più vasta dell'Arnetola (tocca i 900 metri di profondità e ha uno sviluppo conosciuto di oltre 5km): il principale è un pozzetto (attenzione!) subito a destra del primo tornante che incontriamo, ed è facile individuarlo grazie all'evidente frattura nella roccia sovrastante; il secondo è una cavernetta che si nota pochi metri più in alto nella stessa fascia rocciosa:
coordinate ED50: N 44°05'14,0" - E 10°14'57,1" (ingresso principale dell'abisso dello Gnomo) quota: 1400m slm
coordinate ED50: N 44°05'13,6" - E 10°14'58,0" (2° ingresso dell'abisso dello Gnomo) quota: 1410m slm
- Il sentiero sale ora blandamente, rientra per un attimo nella macchia, si infrasca poi per un breve tratto fra bassi cespugli fastidiosi e raggiunge quindi il passo Sella:
coordinate ED50: N 44°05'07,5" - E 10°14'53,0" quota: 1500m slm
- Il luogo è piacevole, quieto, relativamente suggestivo e il panorama notevole: si apprezzano a sud il piccolo borgo di Arni nell'aspra valletta del Turrite Secca, a est il monte Fiocca e il caratteristico monte Sumbra, a ovest la dirupata cresta di Sella al centro di una catena che sale dal monte Macina fino al monte Tambura, e a nord la boscosa valle d'Arnetola con l'impressionante ferita bianca della micidiale cava del monte Pallerina.
- Miriamo a destra (W) l'elegante picco roccioso che pare porsi come un ostacolo insormontabile fra noi e l'arido versante orientale del monte Sella; una traccia relativamente battuta ed evidenziata con segni rossi, a tratti ripida e dirupata, permette però di affrontare un primo dosso e aggirare alla base la parete principale mantenedosi alla sua destra, arrivando infine all'attacco di una ferrata (che è in condizioni disastrose e pericolose, infatti un cartello ne vieta l'accesso). Superiamo un gradino roccioso (I) e una lastra inclinata (II, attenzione in discesa, il cavo metallico pare per ora utilizzabile), quindi saliamo regolarmente avvicinandoci pian piano al crinale (attenzione: nel ripido versante il sentiero è semplice, ma occorre passo sicuro); l'abbiamo poi raggiunto per percorrerne la linea (la traccia battuta resta qualche metro sotto e lo tocca solo nei pressi della cima del monte Sella). Il panorama è di eccezionale interesse: vediamo il mare, i centri abitati della costa, a sud il lago di Massaciuccoli, a nord la catena che dal monte Cavallo va al Grondilice, il Pisanino, il Tambura, le placche rocciose del versante sud del Sella, da una parte profondi valloni che scendono ad occidente, dall'altra l'Arnetola, cime a oriente e meridione, cave ovunque, alcune enormi. coordinate ED50: N 44°05'10,5" - E 10°14'38,0" (1a cima, a sud, della cresta di Sella) quota: 1690m slm
coordinate ED50: N 44°05'16,6" - E 10°14'36,5" (2a cima, a nord, della cresta di Sella) quota: 1700m slm
- La cresta è detritica, sottile, ma semplice e porta di fronte allo sperone sommitale del monte Sella; io ho preferito affrontarlo direttamente (II), mentre un sentierino dirupato e un po' esposto (fare molta attenzione in discesa) lo aggira a sinistra e ne raggiunge così la vetta. E' possibile proseguire, oltrepassare una selletta e arrivare alla vicina cima gemella, poi però il percorso per l'Alto di Sella diventa evidentemente alpinistico. Assolutamente da non fare è provare a seguire la ferrata che scende a destra dello sperone: il versante è molto ripido, sdrucciolevole, pericoloso e ad oggi il cavo risulta rotto in più punti.
coordinate ED50: N 44°05'25,0" - E 10°14'29,9" (cima sud del monte Sella) quota: 1739m slm
coordinate ED50: N 44°05'29,4" - E 10°14'25,5" (cima nord del monte Sella) quota: 1739m slm
Siamo tornati lungo lo stesso itinerario.
"Capanna d'Abrì"
"Mulattiera, andando verso i ruderi dell'ostello dei viandanti"
"Cava del monte Pallerina"
"Ruderi dell'ostello dei viandanti"
"Mulattiera nel bosco, andando verso il passo Sella"
"Mulattiera nel bosco, andando verso il passo Sella"
"Mulattiera nel bosco, andando verso il passo Sella"
"Mulattiera nel bosco, andando verso il passo Sella"
"Mulattiera nel bosco, andando verso il passo Sella"
"Ingresso principale dell'abisso dello Gnomo"
"Monte Tambura e monte Roccandagia (dai pressi degli ingressi dell'abisso dello Gnomo)"
"Prato e fascia rocciosa, nei pressi degli ingressi dell'abisso dello Gnomo"
"Cresta di Sella (dai pressi degli ingressi dell'abisso dello Gnomo)"
"Mulattiera nel prato, nei pressi degli ingressi dell'abisso dello Gnomo"
"Picco roccioso e cresta di Sella (dal passo Sella)"
"Passo Sella (in fondo: monte Sumbra e monte Fiocca), salendo verso la cresta di Sella"
"Sentiero nel versante orientale della cresta di Sella"
"Sentiero e cavo della ferrata (in pessime condizioni) nel versante orientale della cresta di Sella"
"Sentiero nel versante orientale della cresta di Sella"
"Sentiero nel versante orientale della cresta di Sella"
"Sentiero nel versante orientale della cresta di Sella"
"Cresta di Sella: cima a sud"
"Cresta di Sella (a sinistra: placche rocciose del versante sud e cima sud del monte Sella)"
"Placche rocciose del versante sud, cima nord (verde) e cima sud del monte Sella, e cresta di Sella"
"Sperone sommitale della cima sud del monte Sella"
"Cima sud e cima nord del monte Sella (in fondo: monte Sagro e monte Grondilice)"
"Alto di Sella (in fondo, da sinistra: monte Grondilice, monte Contrario, monte Cavallo e monte Tambura), andando verso la cima nord del monte Sella" |