Sentiero: Certosa (Karthaus) - malga del Convento (Klosteralm) - lago di Sassalbo (Saxalbsee) - monte Croce (Kreuzspitze) - malga del Convento - Certosa (Val Senales - Bolzano)
Val Senales - Lago di Sassalbo - Monte Croce
difficoltà: E, con brevi, semplici tratti esposti verso la cima del monte Croce
segnavia: 23 - 29A - 23B - 23A
cime: monte Croce (Kreuzspitze) (2576m)
in totale 5h 30' di cammino e 1430 metri di dislivello
dati parziali: - da Certosa alla malga del Convento: 1h 35' di cammino e 820 metri di dislivello - dalla malga del Convento al lago di Sassalbo: 55' di cammino e 330 metri di dislivello - dal lago di Sassalbo al monte Croce: 1h 15' di cammino e 280 metri di dislivello - dal monte Croce alla malga del Convento e a Certosa: 1h 45' di cammino
miei commenti e consigli: è un itinerario interessante per l'ambiente che si attraversa (bello il bosco, splendido il lago, panoramica la cima). La salita fino alla malga è molto ripida, faticosa, e un escursionista relativamente allenato deve considerare 15/30 minuti in più di cammino; da considerare poi che il dislivello complessivo è notevole, per cui è consigliabile mantenere un ritmo più blando e fermarsi alla malga (piacevole punto di ristoro) per pranzare, per uno spuntino, o semplicemente per bere una birra fresca riposandosi un poco. Il percorso è sempre individuabile con facilità perchè ben battuto, segnalato con bandierine bianco-rosse e puntuali frecce indicatrici in legno
25/08/2009
- Certosa si trova a metà della val Senales, a poco più di 1300 metri di quota, e ne è il centro principale. Giunti in paese si lascia l'auto nell'ampio parcheggio predisposto:
coordinate ED50: N 46°42'20,1" - E 10°54'38,1" (Certosa - partenza) quota: 1330m slm
- Restando a sinistra del piazzale e lungo la strada, in un attimo raggiungiamo lo slargo antistante l'edificio moderno della scuola materna provinciale in lingua tedesca dove una freccia in legno (23: Klosteralm - Saxalbsee) indica la ripida rampa erbosa che in pochi metri illustra cosa ci aspetta: da qui alla malga la salita sarà continua, faticosa, con qualche strappo micidiale! Subito entriamo nel bosco che si manterrà sempre bello; dopo un tornante incontriamo un bivio e seguendo la freccia (uguale alla precedente) andiamo a sinistra:
coordinate ED50: N 46°42'09,9" - E 10°54'37,3" quota: 1435m slm
- Ci immettiamo in una pista andando a sinistra, ma immediatamente la lasciamo per una traccia a destra. E' praticamente impossibile sbagliare: basta salire, senza tregua, sull'evidentissimo sentiero puntualmente segnalato. Attorno a quota 1800 attraversiamo un paio di volte una strada forestale, poi rompe la monotonia solo una recinzione in legno prima di uscire definitivamente dal bosco di conifere. Anche i verdi pascoli che precedono la malga del Convento sono in pendenza, ma oramai questa è vicina, visibile, e la raggiungiamo in pochi minuti:
coordinate ED50: N 46°41'13,8" - E 10°54'15,6" quota: 2152m slm
- Proseguiamo oltre l'edificio e gli invitanti tavoli in legno (frecce), e dritto al bivio successivo (quello a destra è il sentiero 23A che percorreremo al ritorno):
coordinate ED50: N 46°41'10,2" - E 10°54'10,1" (incrocio sentieri 23 - 23A) quota: 2190m slm
- Ora saliamo più blandamente compiendo una larga curva a sinistra, dominando il vallone in cui sorge la malga; superiamo una grande pietraia e una crestina rocciosa a nord-est della pittoresca, repulsiva cima della Tavola (Sardut spitz): l'ambiente è affascinante, lunare, un aspro deserto di pietra dove abbiamo la sensazione di essere inutili corpi estranei. Interessante è la vista a nord: a sinistra il versante orientale del Chiodo e del monte Croce, di fronte vette e ghiacciai che delimitano l'alta val Senales, a destra le cime del gruppo di Tessa. Un tratto in falsopiano ci permette di aggirare un secondo, solitario vallone, mirando a sud un'evidente selletta detritica e lasciando a destra la piramide di roccia fratturata e apparentemente inattaccabile della cima della Tavola. Lo strappo che ci attende è breve, ma faticoso, anche perchè il dislivello affrontato comincia ad essere rilevante. L'agevolazione di qualche rustico gradino in pietra e tronchi, poche gocce di sudore perdute negli ultimi tornantini e finalmente ci appare davanti lo splendido lago di Sassalbo, placido, insensibile al nostro ansimare, un occhio blu cupo in una conca di sassi e macigni che sembrano il risultato di un'immane catastrofe, e invece raccontano solo del naturale sgretolarsi delle montagne, della punta di Trumes (Trumser spitz) che ad ovest rasenta i 3000 metri di quota e abbraccia lo specchio d'acqua con due sue lunghe dorsali:
coordinate ED50: N 46°40'40,7" - E 10°54'17,7" (selletta a est del lago, incrocio sentieri 1 - 23 - 29) quota: 2480m slm
- Mi fermerei per sempre in questo luogo magico, poi arriva gente, l'incantesimo si rompe e riparto. A destra prendiamo la traccia che sale nel pendio detritico fino al punto più basso della cresta che delimita la conca a nord; resta sempre alla nostra destra la cima della Tavola, in pratica le stiamo girando attorno: non è alta, neppure 2600 metri, sulla cartina è solo un punto insignificante, ma qui, adesso, è un castello inespugnabile... ... dovevo studiarla con più attenzione nell'altro versante se volevo provare a raggiungerne la vetta... l'ho sottovalutata... mi sono sopravvalutato... forse però resta un possibilità, lassù in cresta... in effetti la distanza cala, ma un muro quasi verticale di roccia rotta mi impedisce in ogni caso il tentativo... ancora una montagna da segnare nella lunghissima, infinita lista di quelle che mi hanno respinto! Arrivati alla selletta ci voltiamo per osservare un'ultima volta il lago di Sassalbo, per fissarne il ricordo nella mente convinti di non tornare più (in realtà ripasseremo da qua fra qualche giorno scendendo dalla punta di Trumes, dal sentiero che notiamo ora a sinistra). Davanti a noi abbiamo nuovamente il versante con pianori, pietraie e rupi sovrastante la malga, e appena a sinistra il lungo crinale che termina col monte Croce: siamo alla stessa quota di quella vetta, ma separati da una valletta... si scende per oltre 150 metri e occorrerà risalirli, occorrerà soprattutto un piccolo sforzo per evitare la facile rinuncia... è curioso come la sera prima paia tutto semplice, non esistano dubbi sull'itinerario, sulle mete, ci guidi la febbre di conquista, e come invece durante l'escursione, dopo ore di cammino, appagati, con muscoli affaticati e gambe pesanti, sia difficile deviare per un'ultimo sforzo dalla via che ci porterebbe a una doccia rilassante, a un piatto di pasta caldo... Il dubbio torna quando incontriamo il bivio (frecce): dritto si andrebbe alla malga, al cibo, a una birra fresca, a sinistra invece alla traccia che vediamo arrampicarsi sul versante sud-orientale del monte... la discesa è stata a tratti ripida, lo sarà anche la salita, ok, ma per oggi la "voglia di cima" è superiore, seppur di poco, per cui restiamo a sinistra:
coordinate ED50: N 46°40'59,8" - E 10°53'55,5" (incrocio sentieri 23B - 29A) quota: 2400m slm
- Con una larga curva, guidati dai segnavia bianco-rossi, aggiriamo la conca con la quale si chiude la valle; il percorso è logico, ma la traccia non esiste. Torniamo poi a guadagnare quota nel versante opposto, in direzione nord, su un sentiero battuto, sdrucciolevole, in brevi tratti esposto, non troppo ripido. Arriviamo in cresta nei pressi di due grossi "ometti", appena sotto alla punta rocciosa sommitale; ancora 2 minuti di semplice cammino e siamo in cima al monte Croce:
coordinate ED50: N 46°41'21,2" - E 10°53'40,5" quota: 2576m slm
- Il panorama è interessante: ovunque ci sono montagne, verso nord ghiacciai, ad ovest la lunga Penaud tal (valle), a sud il crinale dirupato, detritico e roccioso, nervoso, che sale fino ai 2912 metri della punta di Trumes. Per scendere raggiungiamo la grande croce che notiamo poco più in basso e aldilà di questa curviamo a destra: la traccia, in forte pendenza, richiede un minimo di attenzione (nulla di rilevante, ma il terreno è sdrucciolevole). Superiamo una pietraia e un torrente, e al bivio che troviamo subito dopo andiamo a sinistra:
coordinate ED50: N 46°41'07,4" - E 10°53'58,4" (incrocio sentieri 23A - 29A) quota: 2330m slm
- Continua la discesa e in breve siamo ad un secondo bivio, quello che avevamo incontrato salendo verso il lago (23 - 23A); la malga è a sinistra, a pochi minuti di cammino... riesco a vedere gente che sta mangiando, e un tavolo libero... ... c'è un piatto che chiamano "uova al tegame" e quasi sempre preparano nei rustici e accoglienti punti di ristoro tipici di questa zona dell'Alto Adige: una montagna di patate saltate ricoperta di fette di speck, con 2/3 uova all'occhio di bue sopra... può essere necessario un paio di birre per mandarlo giù, e qualche km a piedi per digerirlo, ma difficilmente quando ricapiterà l'occasione vi rinuncerò!
- Dalla malga del Convento scendiamo velocemente fino a Certosa lungo il ripidissimo sentiero affrontato all'andata.
"Mulattiera nel bosco, salendo verso la malga del Convento"
"Vallone con la malga del Convento, andando verso il lago di Sassalbo"
"Versante sud-orientale del monte Croce, andando verso il lago di Sassalbo"
"Montagne e ghiacciai dell'alta val Senales, andando verso il lago di Sassalbo"
"Cima della Tavola, andando verso il lago di Sassalbo"
"Andando verso il lago di Sassalbo"
"Andando verso il lago di Sassalbo"
"Andando verso il lago di Sassalbo"
"Selletta detritica, andando verso il lago di Sassalbo"
"Lago di Sassalbo e versante orientale della punta di Trumes"
"Lago di Sassalbo"
"Lago di Sassalbo (dalla selletta a nord)"
"Versante orientale della punta di Trumes (dalla selletta a nord del lago di Sassalbo)"
"Versante sud-orientale e cima del monte Croce (dalla selletta a nord del lago di Sassalbo)"
"Selletta a nord del lago di Sassalbo e cima della Tavola"
"Pendio detritico e vallone con la malga del Convento (dalla selletta a nord del lago di Sassalbo)"
"Sentiero nel versante sud-orientale del monte Croce"
""Ometti" sulla cresta sud del monte Croce"
"Monte Croce (dai pressi della cresta sud)"
""Ometti" e pecore sulla cresta sud del monte Croce"
"Funghi e segnavia, scendendo verso Certosa"
"Certosa" |