Antro presso Bagnolo (Forlì-Cesena)
coordinate ED50: N 44°10'13,9" - E 11°55'36,1" quota: 265m slm
- Prosegue il lavoro di ricerca, determinazione della posizione dell'ingresso e rilevamento delle grotticelle del Forlivese. Questa si trova nei pressi di Castrocaro Terme; per raggiungerla occorre salire lungo la strada per Bagnolo, la stessa che passa a monte della rocca, e fermarsi quando si notano in alto a destra le pareti di roccia giallastra della falesia di Bagnolo (interessante luogo di allenamento per climbers romagnoli). Nei pressi di una curva (uliveto a destra, spazio a sinistra per parcheggiare), si prende il tratturo a destra, sbarrato, che guadagna blandamente quota. Dopo un paio di minuti di cammino ci si tiene a destra in un pianoro artificiale, rasentando così il margine superiore dell'uliveto e arrivando in breve al sentierino per la base della falesia. Subito si scende bruscamente sulla traccia a destra, nel boschetto, che porta all'ampio ingresso dell'antro (in pratica è sotto al grande spiazzo appena attraversato).
- Si tratta di un cavernone alto poco più di due metri, di forma quasi semicircolare (raggio massimo di 16 metri), con un rametto a destra che attraversa una bassa saletta e termina in una piccola camera caratterizzata dalla presenza della tana di un istrice e dall'inquietante tetto di detriti, ghiaia e terra.
- E' un'antica cava di "spungone" (la roccia con cui è costruita la rocca di Castrocaro), quindi una cavità di natura prevalentemente artificiale. Evidenti sono i segni della lavorazione nel soffitto, liscio e piano, con qualche scalino, nelle pareti interne e adiacenti, ed evidente è l'attuale frequentazione da parte di climbers (chiodi in una fessura e "maniglie" imbiancate di magnesite) e di cultori delle grigliate all'aperto (rustico braciere e panche). Durante la II guerra mondiale fu certamente utilizzata come rifugio durante i bombardamenti, e si racconta che per un certo periodo fosse diventata un appartato covo di giocatori d'azzardo.
|