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Articolo inserito in data 15/03/2010 00:24:16
Buca Alta del Ginepro
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Scavo all'SF6, a valle della BUCA ALTA DEL GINEPRO - 14 marzo 2010

SF6, a valle della Buca Alta del Ginepro (per me va...): prima puntata

14/03/2010

E' necessario fare un po' di chiarezza perchè attualmente abbiamo, per fortuna, più di un posto in cui poter provare a scavare.

SF1 è "Unpinefo", ossia "Un Piede nella Fossa", nei pressi dei ruderi di ca' Monti: si tratta di un bel pozzo profondo ad oggi una decina di metri. Ho scritto ad oggi perchè in realtà prosegue, tappato dal solito fine detrito che abbiamo estratto a tonnellate, ma prima di andare verso il basso vogliamo capire la morfologia del largo meandro apparentemente orizzontale che abbiamo in parte aperto là sotto (anch'esso in origine totalmente otturato da detrito).

SF2 è la "Buca Alta del Ginepro (per me va...)", a nord-ovest della cima del monte della Volpe: si tratta per ora di un meandro con eleganti anse, a cielo aperto, largo fino a un metro e lungo 4, poco profondo perchè perde quota parallelamente alla superficie esterna. La pareti e la base sono evidentemente state modellate dall'acqua, passata in notevole quantità.

SF3 è un buco interessante con pareti di gesso a candela, 40 metri a monte dell'SF2: è profondo e largo un metro circa, e potrebbe essere il punto di assorbimento più alto del meandro dell'SF2, anche se ha l'aspetto dell'ingresso di un pozzo verticale. Prossimamente vi inizieremo lavori di scavo.

SF4 è un punto di assorbimento, 10 metri a valle dell'SF2.

SF5 è semplicemente la base di una bella paretina concava di gesso, compatta e resa liscia dall'acqua, in un piccolo piano a valle dell'SF2. Presto proveremo a scavare anche qui.

SF6 è simile all'SF5, ma con una parete più piccola e curva, tanto che pare un toboga quasi verticale; si trova a valle dell'SF2.

Ed ora la breve cronaca di una giornata che Davide Fiumi ed io avremmo dovuto passare curiosando nel versante nord-orientale del monte della Volpe e terminare estraendo qualche badile di fango dalla buca Alta del Ginepro.
C'è il sole, il cielo è azzurro, l'aria fresca, la neve molta di più di quanto credessimo. Dopo un paio di ore di piacevole cammino in salita affondando spesso fino al ginocchio, chiacchierando e godendoci un tempo finalmente clemente, arriviamo in zona di lavoro. Lassù, non so perchè, è sempre più freddo che negli altri posti e in settimana la neve si è accumulata all'interno dello scavo in quantità tale da consigliarci di rinunciare al momento a proseguirlo, per cui decidiamo di scendere lungo il declivio mirando l'SF5 e l'SF6, il borgo dei Crivellari e infine il solito chiosco della piadina.
La particolare conformazione dell'SF6 ha fatto sì che lo strato di neve depositato sia minore; la convinzione poi che la sua posizione sia poco promettente fa il resto: estraiamo il prezioso badiletto non per fiducia, ma per toglierci un problema, certi di liberare in fretta una marmittina che ci impedisca di andare in profondità, che sposti la base verso il ripido pendio tramutando il tutto in una forretta di gesso all'inizio e un fossetto di terra subito sotto.
Ci abbassiamo invece di un paio di metri, togliendo terriccio prima e quintali di fango dopo. La parete, praticamente un tubo, continua a scendere quasi verticale, liscia e compatta, e vi scorre un sottilissimo velo d'acqua (che tanto per cambiare "inzuppa" entrambi...). Non c'è traccia quindi della marmittina, e occorrerà tornare sul luogo con un robusto badile e un secchio capiente per allargare lo scavo e renderlo più agevole... sarà certamente una fregatura, presto o tardi ci imbatteremo nel gradino di roccia e allora risulterà evidente che l'impressione di trovarsi in una posizione non adatta alla presenza di un inghiottitoio era corretta... eppure mi è capitato di vedere grotte aprirsi in luoghi inaspettati, addirittura assurdi...

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