Sentiero: Vernago (Vernagt) - valle Finale (Finailtal) - lago di Finale (Finailsee) - croda delle Cornacchie (Grawand) - Berghotel Grawand - croda Grigia (Graue wand) - ritorno (Val Senales - Bolzano)
Val Senales - Valle Finale - Croda delle Cornacchie - Croda Grigia
difficoltà: E, brevi tratti EE uno dei quali, con corda fissa, nei pressi della cima della croda della Cornacchie
segnavia: 8A - 8 - 3A
cime: croda delle Cornacchie (Grawand) (3251m), croda Grigia (Graue wand) (3202m)
in totale 7h 45' di cammino e 1750 metri di dislivello
dati parziali: - da Vernago al lago di Finale: 2h 45' di cammino e 1040 metri di dislivello - dal lago di Finale alla croda delle Cornacchie: 1h 35' di cammino e 570 metri di dislivello - dalla croda delle Cornacchie alla croda Grigia: 15' di cammino e 20 metri di dislivello - ritorno lungo lo stesso percorso: 3h 10' di cammino e 120 metri di dislivello
miei commenti e consigli: è un itinerario interessante, soprattutto fra il lago di Finale (un piccolo gioiello alpino) e la cresta a est della croda delle Cornacchie. Lungo quest'ultima è però ben visibile l'impatto umano conseguente allo sfruttamento per lo sci estivo del ghiacciaio a nord, che diventa devastante in vista dell'enorme struttura del Berghotel Grawand. Il notevole dislivello complessivo e la presenza della funivia che da Maso Corto porta all'albergo d'alta quota, a due passi dalla cima della croda delle Cornacchie, fanno sì che il sentiero lungo la valle Finale sia risalito da rari escursionisti (qualcuno in più lo percorre solo in discesa), mentre la stessa cima si presenti spesso affollata da pittoreschi turisti in cerca di una rapida e poco faticosa (non per quelli che indossanno scarpette da ginnastica, o addirittura con tacchi...) "conquista" alpinistica. Le vedute da lassù sono comunque belle
31/08/2009
- Vernago è un piccolo centro turistico che sorge in riva al lago omonimo. Subito dopo la diga, e appena prima del paese, lasciamo l'auto nel parcheggio a sinistra (grande, ma si riempe in fretta perchè tanti sono i turisti, gli escursionisti che passeggiano attorno al bel bacino artificiale e quelli che risalgono la valle di Tisa fino al rifugio e al luogo lontano e isolato dove morì Otzi):
coordinate ED50: N 46°44'09,1" - E 10°51'02,3" (Vernago - partenza) quota: 1695m slm
- Andiamo verso il paese e subito, appena prima della chiesetta, scendiamo a sinistra verso il lago (freccia in legno: 8A - Grawand): il piacevole sentiero è disegnato nei pressi della sua costa settentrionale e permette, se seguito interamente, di girargli attorno (supera i torrenti che scendono dalle valli laterali e l'immissario, rio di Senales (Schnalserbach), attraversa poi facilmente il bosco che caratterizza il suo versante meridionale e infine la diga, giungendo così di nuovo al punto di partenza). Un'ansa ci costringe a passare un paio di volte sotto alla strada e davanti alla bella cascata formata dal rio della Costa (Leiiterbach) che dopo aver percorso la valle di Tisa (Tisental) corre rumorosamente a gettarsi nel bacino artificiale. Al bivio successivo saliamo a destra (freccia simile alla precedente):
coordinate ED50: N 46°44'19,8" - E 10°50'21,5" quota: 1692m slm
- Aldilà della strada prendiamo la ripida pista che abbiamo di fronte, poi curviamo a sinistra (freccia). In un bosco di conifere la pendenza si attenua; andiamo a sinistra su un tratturo e, mirando l'evidente sbocco della valle, raggiungiamo il notevole maso Finale (Finailhof), un gruppo di edifici dall'aspetto particolarmente pittoresco; passiamo oltre camminando per poco sull'asfalto della via d'accesso a quest'ultimo e a pochi metri dal ponte sul torrente deviamo a destra per immetterci sul sentiero che, restando a lungo a non più di 20 metri dall'alveo, risale interamente la valle Finale (freccie: 8 - Finailsee, Grawand): coordinate ED50: N 46°44'36,8" - E 10°49'26,7" quota: 1946m slm
- Presto ci portiamo a sinistra (destra idrografica) del corso d'acqua; nel tratto seguente la traccia e i segnavia non sono ben visibili, ma la difficoltà di orientamento è minima in considerazione del fatto che in ogni caso ci si deve mantenere sul fondovalle. Superiamo un paio di recinti con vitelli e mucche e ritroviamo il sentiero battuto che da questo momento in avanti non si presterà più ad ambiguità.
- La salita è continua, non troppo faticosa, ma con qualche rampa fastidiosa. In alto, sotto a un dosso, notiamo un muretto grigiastro che pare una piccola diga: è il recinto in legno dell'alpeggio (Finailalm) che dobbiamo raggiungere. Guadagnamo quota piuttosto rapidamente e gli strappi, come quello che permette di superare il gradino successivo alla rustica costruzione, cominciano a lasciare qualche scoria nei muscoli delle gambe; in compenso l'ambiente, che nella bassa valle è di relativo interesse, diventa man mano più bello: le montagne attorno sono rocciose, selvagge, a sinistra con placche compatte, a destra più fratturate, in ogni caso affascinanti, severe. Alla base delle pareti ci sono enormi pietraie, ovunque. Superiamo un pianoro con un capannotto con mangiatoia e mentre affrontiamo l'ennesima rampa vediamo davanti a noi, sulla sinistra, ancora distante, una cima rocciosa sormontata da una croce: è la croda delle Cornacchie, la nostra meta principale.
- Inaspettatamente la pendenza cala, ed è una gradita sorpresa che ci consente di apprezzare maggiormente l'arrivo nella splendida conca del lago di Finale; il luogo è realmente meraviglioso, per la tranquillità, il silenzio, il forte contrasto fra quelle acque placide e le aspre rocce rossastre e scure che le circondano. La pietra è l'elemento dominante, poderoso in ogni sua forma, ma attenua l'effetto incombente avvicinandosi alla superficie liquida, apparentemente immobile, in cui si specchia un incredibile cielo azzurro. E' tale la naturale perfezione del posto in cui non è prevista presenza umana, e di conseguenza la suggestione, che dopo un po' mi sento a disagio, un corpo estraneo. Amplifica l'impressione il fatto che fino ad ora, in una giornata di sole di fine agosto, in una valle del frequentatissimo Alto Adige, non abbiamo ancora incontrato alcun escursionista.
coordinate ED50: N 46°45'45,0" - E 10°48'58,7" quota: 2709m slm
- Indirizzati dai segnavia proseguiamo a destra del lago salendo sulla dorsale che lo delimita a nord; più in alto, a quota 2850 circa, curviamo a destra per attraversare un grande pendio detritico: il sentiero, ben sistemato, è facilmente individuabile e transitabile, tuttavia sotto alla fascia rocciosa successiva diventa molto ripido e sdrucciolevole (occorre un minimo di attenzione, soprattutto in discesa).
- Sbuchiamo sulla cresta principale nei pressi della stazione superiore di un impianto di risalita per lo sci estivo proveniente dal ghiacciaio a nord, la vedretta del Giogo Alto (Hochjochferner), appena a sinistra della forcella di Finale (Finailjoch). Siamo a 3130m slm. La traccia si sviluppa ora sulla linea spartiacque, in direzione ovest. Aldilà di un dosso la cresta, lunga e frastagliata, si mostra interamente: la croda delle Cornacchie culmina con un aguzzo picco roccioso; già scorgiamo dietro a questo, a destra, la prepotente costruzione del Berghotel Grawand. Senza dubbio esteticamente rilevante è il ghiacciaio, con le sue lingue che scendono a perdersi nella bellissima Rofental (Tirolo - Austria). Avvicinandoci alla vetta il panorama diventa notevole: le montagne attorno sono innumerevoli e identifichiamo ad est il Similaun e la punta di Finale (Finailspitze), con davanti la croda Nera (Schwarzewand) e la punta dei Corvi (Finailkopfe), e ad ovest la lontana Palla Bianca (Weisskugel) e la punta Saldura (Saldurspitz), imponente sulla conca di Maso Corto. La considerevole altezza ci permette poi di dominare la valle Finale, col suo lago incantato, le rocce, le immense, sterili pietraie e in basso i pascoli verdi; in fondo spicca l'azzurro chiaro, quasi irreale, dell'acqua del bacino di Vernago.
- Affrontiamo alcuni saliscendi, un gradino esposto (a destra il dirupo è inquietante) e lo strappo che precede la cima, reso semplice e sicuro da gradini in pietra, corde e funi metalliche fisse (utili in discesa). Quassù, improvvisamente, non siamo più soli e prendiamo atto del micidiale effetto "luna park" provocato dalla vicina cabinovia:
coordinate ED50: N 46°46'11,6" - E 10°48'02,4" quota: 3251m slm
- Resta un po' di tempo e lo impieghiamo per scendere alla stazione-rifugio-albergo-ristorante-...; passiamo alla sua sinistra e senza problemi saliamo sul tranquillo crinale sommitale della croda Grigia: è una bassa, banale dorsale che ho chiamato cima per comodità, che offre tuttavia spettacolari vedute più ampie e profonde di quelle apprezzate in precedenza, e una suggestiva moltitudine di "ometti".
coordinate ED50: N 46°46'23,7" - E 10°47'44,0" quota: 3202m slm
- Per rientrare torniamo sulla croda delle Cornacchie e percorriamo a ritroso lo stesso itinerario dell'andata.
"Cascata del rio della Costa"
"Sentiero lungo la costa settentrionale del lago di Vernago"
"Lama sul sentiero lungo la costa settentrionale del lago di Vernago"
"Lago di Vernago e diga, salendo verso il maso Finale"
"Valle Finale: vitello nei pascoli a monte del maso Finale"
"Bassa valle Finale"
"Valle Finale, salendo verso il lago di Finale"
"Valle Finale, salendo verso il lago di Finale"
"Croda delle Cornacchie e pendio detritico, salendo verso il lago di Finale"
"Valle Finale, salendo verso il lago di Finale"
"Valle Finale, salendo verso il lago di Finale (in fondo: croda delle Cornacchie)"
"Lago di Finale"
"Lago di Finale"
"Lago di Finale"
"Lago di Finale"
"Dorsale col sentiero e pendii detritici a nord del lago di Finale (in fondo: croda delle Cornacchie)"
"Pendio detritico attraversato dal sentiero, salendo verso la forcella di Finale"
"Sentiero fra rocce e detriti, salendo verso la forcella di Finale"
"Pendio detritico col sentiero, salendo verso la forcella di Finale"
"Lago di Finale e, in fondo, lago di Vernago, salendo verso la forcella di Finale"
"Pendio detritico e cresta rocciosa verso est, salendo verso la forcella di Finale"
"Croda Nera, punta dei Corvi e cresta rocciosa verso est (dai pressi la forcella di Finale)"
"Sentiero lungo la cresta est della croda delle Cornacchie"
"Croda delle Cornacchie, Berghotel Grawand e vedretta del Giogo Alto (dalla cresta est)"
"Vedretta del Giogo Alto (a sinistra: Berghotel Grawand; in fondo: Palla Bianca) (dalla cresta est della croda delle Cornacchie)"
"Valle Finale e lago di Finale (dalla cresta est della croda delle Cornacchie)"
"Croda delle Cornacchie: cresta est e cima"
"Rofental (Tirolo - Austria) e vedretta del Giogo Alto (dal crinale sommitale della croda Grigia)"
"Croda delle Cornacchie, vedretta del Giogo Alto e Berghotel Grawand (dal crinale sommitale della croda Grigia)"
"Croda Grigia: crinale sommitale con "ometti""
"Punta Saldura (dal crinale sommitale della croda Grigia)"
"Croda Grigia: crinale sommitale con "ometti" (in fondo: punta di Finale, croda Nera, punta dei Corvi e Similaun)" |