VAL MARTELLO (Martelltal) (*) (Bolzano)
Per arrivare in VAL MARTELLO (Martelltal) occorre risalire la val Venosta, quella di Merano e del passo di Resia, l'alta valle del fiume Adige per intenderci; subito dopo Laces (Latsch) e pochi chilometri prima di Silandro (Schlanders) si stacca a sinistra la strada che in direzione sud permette di raggiungerne i pochi, piccoli centri abitati e i luoghi di interesse turistico ed escursionistico.
L'area, all'interno del PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO, non offre monumenti di particolare importanza, ma è bella dal punto di vista naturalistico e il suo settore alto è punto di partenza di numerosi sentieri, di differente impegno e difficoltà, che salgono lungo valli laterali e versanti fino a raggiungere i ghiacciai, le creste, molte cime del gruppo del Cevedale.
Una peculiarità che assolutamente bisogna conoscere: in questi luoghi vengono coltivate gustosissime fragole che vari locali propongono in coppe traboccanti di panna fresca... spettacolare l'effetto visivo, superlativo il sapore!
Nel borgo di Morter, all'ingresso della valle, merita una visita la piccola chiesa di S.Vigilio, romanica (1080), circondata da splendidi meleti. Dal paese è poi possibile compiere una tranquilla, interessante escursione (1h 30' di cammino, blando e con soste, e non più di 150 metri di dislivello): dal campo sportivo si prende una stradina sterrata che andando in direzione nord e restando nei pressi della riva sinistra del torrente, presto incrocia la bellissima pista ciclabile che risale l'intera val Venosta; la si segue per poco a destra quindi, dopo un pittoresco ponticello in legno, si guadagna quota su un evidente traccia a destra. E' solo un breve strappetto quello che ci separa dai suggestivi RUDERI DEL CASTELLO MONTANI DI SOTTO (Untermontani): dal crinalino su cui sorgono vanno segnalate le vedute verso la val Venosta (distesa di MELETI) e verso il CASTELLO MONTANI DI SOPRA (Obermontani), che si raggiunge facilmente proseguendo sullo stesso sentiero: mentre fra le rovine del primo si può liberamente girovagare in cerca di scorci da fotografare, in quest'ultimo, dall'aspetto ancora relativamente integro, ma in condizioni precarie, è impossibile entrare. Poco più in basso (5' a piedi) si trova la CAPPELLA DI S.STEFANO, il cui interno è impreziosito da cicli di affreschi quattrocenteschi di ambito italiano e tedesco. Si scende verso il fondovalle su una stradina a sud del castello Montani di sopra e si rientra a Morter apprezzando a destra la posizione isolata e dominante, sopra ad una parete rocciosa, della cappella.
"Morter: chiesa di S.Vigilio"
"Morter: chiesa di S.Vigilio"
"Ruderi del castello Montani di sotto (Untermontani) (dai pressi di Morter)"
"Meleti in val Venosta (dai pressi dei ruderi del castello Montani di sotto (Untermontani))"
"Ruderi del castello Montani di sotto (Untermontani) (in fondo: castello Montani di sopra (Obermontani))"
"Ruderi del castello Montani di sotto (Untermontani)"
"Ruderi del castello Montani di sotto (Untermontani)"
"Chiesa di S.Vigilio e meleti (dai ruderi del castello Montani di sotto (Untermontani))"
"Ruderi del castello Montani di sotto (Untermontani)"
"Ruderi del castello Montani di sotto (Untermontani)"
"Castello Montani di sopra (Obermontani) (dai ruderi del castello Montani di sotto (Untermontani))"
"Ruderi del castello Montani di sotto (Untermontani)"
"Ruderi del castello Montani di sotto (Untermontani), andando verso il castello Montani di sopra (Obermontani)"
"Castello Montani di sopra (Obermontani)"
"Castello Montani di sopra (Obermontani)"
"Castello Montani di sopra (Obermontani)"
"Castello Montani di sopra (Obermontani)"
"Cappella di S.Stefano (dal castello Montani di sopra (Obermontani))"
"Cappella di S.Stefano"
"Castello Montani di sopra (Obermontani) (dalla strada a monte di Morter)"
"Cappella di S.Stefano (dalla strada a monte di Morter)"
I centri successivi, di chiara vocazione turistica, sono punti di partenza di notevoli sentieri come quello che ad ovest consente di toccare la cima della PUNTA DI LASA (Laaser spitz, 3305m) e l'altro che ad est si ramifica dirigendosi verso la vetta del GRABENSPRUNG SPITZ (3014m), o verso quella della CIMA DI TOVO (Tuferspitz, 3097m), o permettendo di completare un bel circuito dopo essere passati nei pressi di due affascinanti laghi alpini (UNTER e OBER FLIMSEE).
Più in alto, poco oltre i 1800m slm, si incontra il grande LAGO DI GIOVERETTO (Zufritt see), un bacino artificiale nei pressi del quale è possibileeffettuare una seconda piacevolissima passeggiata (fra andata e ritorno 1h 45' di cammino e meno di 100 metri di dislivello): si lascia l'auto nei parcheggi in fondo al lago e ci si avvia sullo stradello a sud dello stesso. Il tracciato prende poi una direzione nord-est e si mantiene non distante dalla riva, offre scorci suggestivi e belle vedute verso i ghiacciai e le cime del gruppo del Cevedale, e termina sulla diga. L'ambiente e l'atmosfera sono particolarmente rilassanti.
Dopo una serie di tornanti la strada che risale la val Martello termina in una località ricca di alberghi, rifugi e parcheggi, brutti a vedersi questi ultimi, ma evidentemente necessari visto il significativo afflusso di turisti ed escursionisti (probabile che con la neve l'impatto visivo risulti differente). Le notevolissime escursioni che partono da qui meriterebbero un periodo di permanenza ben più lungo della "misera" giornata che ho potuto passarvi io (dedicata alle due passeggiate alle quali ho accennato in precedenza e alle fragole con panna...), e permettono di raggiungere varie cime nell'arco che va dalla PUNTA BELTOVO DI DENTRO (Hinter Schontaufspitz, 3325m) alla CIMA DI SOLDA (Suldenspitze, 3376m), al CEVEDALE (Zufallspitzen, 3769m), alla CIMA VENEZIA (Venezia spitz, 3386m) e al GIOVERETTO (Zufrittspitz, 3439m), e i passi di collegamento con la VAL DI SOLDA, la VALLE DEI FORNI (VALFURVA), la VALLE DE LA MARE e la VAL DI RABBI, e la VAL D'ULTIMO. Si tratta di ascensioni più o meno complesse, alcune semplicemente lunghe, che attraversano luoghi di eccezionale interesse, in alcuni casi frequentati raramente, con grandiosi panorami ed estesi ghiacciai. Innumerevoli sono poi nell'alta valle le possibilità di cimentarsi in percorsi meno impegnativi, ma altrettanto soddisfacenti.
Ho visitato la val Martello nella prima settimana di settembre del 2009 |